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Otto e mezzo, l'analista Orietta Moscatelli sulla guerra: "Nessuno si può fermare". Il sospetto preoccupante su Erdogan

Giada Oricchio
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“Russia-Ucraina è una guerra per procura. Recep Tayyip Erdogan sa qualcosa che noi non sappiamo?”. L’analista Orietta Moscatelli, ospite di "Otto e Mezzo", il programma preserale di LA7, ha quasi un tono rassegnato quando commenta gli ultimi avvenimenti in Ucraina (oggi durante la visita di António Manuel de Oliveira Guterres, segretario Onu, sono arrivati missili su Kiev).

La firma della rivista geopolitica Limes ha osservato: “Qualsiasi discorso ha dei limiti effettivi dovuti alla situazione che si sta configurando. Sempre più chiaramente è una guerra per procura tra Stati Uniti e Russia sul terreno dell’Ucraina che ha subito un’aggressione”.

Moscatelli ha poi citato il presidente americano Joe Biden, il quale ha ribadito che Vladimir Putin non può e non deve vincere questa guerra e ha promesso enormi aiuti soprattutto di tipo militare (ha chiesto al Congresso di dare il via libera a 33 miliardi di risorse, nda). “Biden l’ha messa sul piano del duello e dall’altra parte abbiamo Putin che rispecchia la logica del ‘non mi posso fermare pena l’implosione del mio sistema di potere e della Russia come potenza mondiale” ha sottolineato l’esperta.

Dunque sta accadendo ciò che non doveva accadere: si ragiona con la logica del “non potersi fermare”, terribile considerando che si sta parlando di due Paesi dotati dei più grandi arsenali nucleari. Tuttavia c’è un lumicino di speranza e Moscatelli lo ha ricordato: “Salvo che Erdogan, il presidente turco, non sappia qualcosa visto che ha detto che entro pochi giorni questa guerra finirà. Forse sa qualcosa che noi non sappiamo, ma la situazione è preoccupante”.

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