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Dritto e Rovescio, Antonio Caprarica chiude la bocca al russo Soloviev su guerra e Nato: "A Kaliningrad 64 testate nucleari contro Berlino"

Giada Oricchio
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“Ci racconta storielle. O è bugiardo o è disinformato”. Antonio Caprarica demolisce il giornalista russo Vladimir Soloviev durante l’ultima puntata del talk Dritto e rovescio, su Rete 4. La guerra in Ucraina, il timore di un’escalation, l’appetito “potenzialmente infinito” di Vladimir Putin sui Paesi confinanti desiderosi di mettersi sotto l’ombrello della NATO (leggi Svezia e Finlandia).

Soloviev, da sempre vicino al presidente russo, ha negato le atrocità di Bucha, i crimini di guerra con un missile sparato volutamente sulla stazione di Kramatorsk, dove c’erano solo donne e bambini in attesa di fuggire dal conflitto e ha propagandato la tesi dell’operazione speciale preventiva del Cremlino che si sente minacciato dalla possibilità che l’Ucraina entri nella NATO. Una visione che ha mandato su tutte le furie Antonio Caprarica, ex inviato RAI a Mosca: “Vi siete difesi? Ma di che parla? Avete missili a Kaliningrad in grado di raggiungere Berlino in 45 secondi. Voi avete ufficialmente 64 testate nucleari puntate su Berlino e l’Occidente. Cosa facciamo? La Nato dovrebbe attaccare la Russia perché nella vostra enclave avete 64 testate nucleari puntate sulla Germania? Molto più vicine di quelle che non esistono da Kharkiv a Mosca? Che non esistono! Non esistono! Come potete giustificare un’aggressione quando voi avete armi offensive puntate sull'Europa? Nega che ci siano testate nucleari a Kaliningrad?”.

 

La replica di Soloviev è stata stupefacente: “Semplicemente non lo so, ma credo che non le convenga darmi del male informato”, impeccabile la risposta di Caprarica: “Scelga una delle due alternative: se nega che ci sono le testate o non è informato o è bugiardo. Delle due l’una. Continua a non rispondere sull’atomica. Quando ci viene a raccontare la storiella che temete le armi di Karkiv, che non ci sono, perché troppo vicine a Mosca, deve per onestà dichiarare che voi avete testate molto vicine a una capitale europea. Lei mena il can per l’aia”.

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