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Invasione Ucraina, "Putin come Hitler". Federico Rampini e la previsione più tragica: perché le sanzioni non bastano

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Sembra di essere piombati negli Anni Trenta quando l’esercito tedesco occupò la Cecoslovacchia, fu l'ultimo fortunato colpo di mano di Adolf Hitler prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale.  Federico Rampini, giovedì 24 febbraio è ospite di Tagadà il talk di La7 condotto da Tiziana Panella fa la più tragica di tutte le previsioni e gela gli italiani. Corsi e ricorsi della storia, l'invasione russa in Ucraina - secondo la prestigiosa firma del Corriere della Sera - è un copione già visto. 

Mentre piovono bombe e si consumano scene da terza guerra mondiale a Kiev l'editorialista spiega le tantissime e terrificanti analogie tra il presidente Vladimir Putin e il dittatore nazista. "Era dalla primavera del 1938 che avevano alzato la tensione con la Repubblica Cecoslovacca ingigantendo, e spesso inventando, soprusi e angherie subite dalla minoranza tedesca che all’epoca viveva nel paese, nella regione dei Sudeti, mentre in realtà finanziavano sottobanco e incitavano a compiere azioni sempre più aggressive il locale partito filonazista".

La conduttrice Tiziana Panella parla delle manifestazioni di pace e Rampini chiarisce: "Putin se la ride delle nostre manifestazioni pacifiste". E le sanzioni? "Putin ha impoverito il Paese talmente tanto da averlo abituato a grandi sacrifici economici. Dunque saranno in grado di resistere alle sanzioni più dure".

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