
Cerno: quelli che vogliono l'Ayato...qua

L’ultimo regalino della sinistra radical chic col suo nuovo hobby di bruciare le stelle di David in giro per Roma sputando sugli ebrei al Gay Pride per farsi vedere democratica e progressista è la figura del nuovo «Ayatoqua». Trattasi di finire per fare il tifo per l’Iran di Khamenei, le donne nei recinti, i gay impiccati, il terrorismo in nome di Allah, il patriarcato (quello vero) contro le democrazie negli Stati Uniti, in Israele, in Italia e ovunque non sia stato eletto (nel caso del nostro Paese cooptato) un capo di Stato o di governo del loro colore politico. Sono talmente ossessionati dal voto popolare che quando sceglie gli altri è meglio la dittatura, la teocrazia, il regime. Io che credo nello Stato liberale giudico gli eletti ma non seppellisco il sistema perché non piacciono a me. Al contrario combatto la violenza e il fanatismo anche quando mi fa comodo per fare opposizione in casa mia. E invece la nostra sinistra dà voce agli ayatollah di casa nostra, che si moltiplicano come loro fatwa e le minacce contro il nostro modello. Trasformando le moschee in centri eversivi e la piazza in una trappola violenta e antisemita.
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