
La sinistra non si cambia in cabina

Come un abracadabra gli italiani hanno assistito a una grande illusione. Che quella di ieri a Roma fosse una manifestazione per Gaza. Che fosse spontanea. Che riunificasse la sinistra. Pur di fregarci hanno rispolverato il gotha di tre ere del Pd, tutta gente di livello, finita però a prestarsi a Elly Schlein per una battaglia interna a spese degli italiani.
Usano i morti di Gaza per farsi il Referendum. La solita sinistra
Non si sono nemmeno tenuti cinque minuti. É bastato arrivare in piazza, risentire l’odore delle primarie e sono spuntati i cappellini pro referendum e gli striscioni anti Renzi. Perché quella di ieri era una piazza organizzata alla vigilia del voto, in quello che si chiamerebbe silenzio elettorale, lo ricordo proprio a coloro i quali non escono nemmeno di casa senza la Costituzione sotto braccio. Invece si è trattato di diversivo elettorale, usare i morti di Gaza per creare l’effetto ottico di un’unità a sinistra che non esiste. Alla vigilia delle primarie a spese degli italiani. Che non cambieranno un’acca nell’assetto del campo largo. Morale: la sinistra non si cambia nella cabina.
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