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Emergenza migranti, il Pd si scopre preoccupato

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Davide Vecchi
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Sbarcano «ovunque senza controlli». «Gli arrivi sono raddoppiati». «Non riusciamo ad accogliere tutti». «Dove sono i promessi blocchi navali?». Queste alcune delle dichiarazioni di diversi sindaci accomunati, oltre che dal mestiere, anche dal partito di appartenenza: il Pd. Anche i Dem si scoprono preoccupati dagli effetti dell’accoglienza indiscriminata, la stessa da loro invocata per anni. C’è voluto un Governo capace di intervenire (che ha smascherato l’ipocrisia della Ue) e un ministro dell’Interno come Matteo Piantedosi che, da ex Prefetto, ha saputo e sa come e dove agire.

Ora che nessun amministratore può tirarsi indietro il Pd scopre la realtà. I sindaci si lamentano, criticano il Viminale – omettendo di essersi opposti allo stato di emergenza e minacciando ricorsi vari – mostrano crescente preoccupazione per i migranti in arrivo nei loro territori e si ritrovano a invocare blocchi navali e ricette sinora fortemente osteggiate. Come si cambia. Il migliore è Matteo Biffoni, sindaco di Prato. Si scaglia contro Piantedosi e si oppone persino a un centro di accoglienza per minori. Insomma, la solita storia: il Pd è bravo a impartire lezioni quanto incapace nel dare il buon esempio.

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