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Pd, i dem brancolano nel buio. E i social vanno a destra

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Alessandro Usai
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Non c'è niente da fare. Quando gira male, gira male. Non bastava il crollo degli iscritti al Partito democratico per far suonare il campanello d'allarme. No, ora a suonare sono anche le notifiche social che, numeri alla mano, lanciano i leader di centrodestra in vetta alla classifica. Un vero peccato per la sinistra. Eppure Enrico Letta ci aveva provato a garantire la trasparenza sul tesseramento proponendo che andava fatto per il 70 per cento on line, lasciando solo un terzo del totale alla firma in presenza. Del resto tra firme, bandiere, borsoni e gazebo si rischia sempre di fare confusione non riuscendo più a capire chi ne sia il vero titolare.

Così se il Pd, secondo i sondaggi, oscilla sul 15%, gli iscritti nel 2021 sono passati da 320 mila a 50 mila. Un tracollo. Fortuna che ora ci sono le primarie con i 4 candidati che potranno provare a riaccendere qualche entusiasmo. Forse non gli conviene molto puntare tutto sulla strada dei social perchè svolta decisamente a destra. Matteo Salvini si conferma per la terza volta il politico italiano con il maggior numero di follower, totalizzando sulle quattro piattaforme social (Facebook, Twitter, Instagram e Tik Tok) un totale complessivo di 9,5 milioni seguaci.

Alle sue spalle c'è Giuseppe Conte che tocca quota 8 milioni di follower mentre sul terzo gradino del podio c'è Giorgia Meloni. Il neo premier e leader di Fratelli d'Italia arriva a 6,8 milioni con una crescita di circa 2 milioni dal mese di luglio. La ricerca di Arcadia non lascia spazio a dubbi: anche sui social c'è voglia di centrodestra. Si era, come dire, intuito alle urne. Negli ultimi 6 mesi, con la caduta del governo Draghi e l'approdo di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi la tendenza si è consolidata e il vento soffia in direzione ostinatamente contraria alla sinistra. Un piccolo refolo arriva da Facebook dove si registra una crescita dei follower di Enrico Letta (+9,65%) e Nicola Fratoianni (+8,5%) ma Carlo Calenda e Giorgia Meloni corrono comunque di più (+15%). Se il presidente Silvio Berlusconi può vantare un risultato clamoroso con il suo ingresso su TikTok, grazie a un video con 8 milioni di visualizzazioni in poche ore, per Letta e compagni la notte appare lunga. Cosa fare? La linea di Stefano Bonaccini sembra essere quella più saggia e realistica: puntare sul territorio. Ripartire dall'ascolto, puntellando alcune battaglie identitarie.

Per i numeri, anche quelli social, ci sarà tempo. Meglio prima definire cosa si è realmente prima di provare a veicolare il proprio messaggio. L'esempio principale arriva proprio dal premier Meloni che ha praticamente investito tutto sulla coerenza. Piccoli numeri all'inizio con la nascita di Fratelli d'Italia per poi crescere in modo esponenziale. Nei primi 6 mesi del 2022 Meloni ha incassato sulle quattro piattaforme un totale di oltre 27 milioni di reazioni. Da luglio a dicembre ne somma altri 48 milioni. Così i rapporti di forza tra i leader nel centrodestra si sono ribaltati allineandosi con la fotografia uscita delle urne. La fotografia del Pd al momento non è nemmeno stata scattata. 

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