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Mondiali Scherma paralimpica, Giovanni Malagò: "Sono lezioni di vita straordinarie"

Il presidente del Coni Giovanni Malagò

Giovanni Malagò presidente del Coni
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Successi, sorrisi, vittorie. Che nascondono storie straordinarie, mirabile esempio di vita, prima ancora che indelebili pagine di sport. Sono particolarmente orgoglioso del successo - in pedana e sugli spalti - che sta facendo registrare il Mondiale di scherma paralimpica, meritato tributo per l'eccelso lavoro portato avanti dalla Federazione guidata da Giorgio Scarso, da sempre la più munifica cassaforte di medaglie e di talenti del nostro movimento. Il formidabile lavoro di squadra, portato avanti con il Cip di Luca Pancalli, esalta l'eccellenza tricolore nel mondo, confermando le riconosciute capacità organizzative vantate dal nostro Paese e la vocazione sportiva della Capitale. Un esempio di come i grandi eventi possano essere vettori di positività e di crescita, non solo agonistica, ma anche sociale. Il sold out di questi giorni ne è la testimonianza più eloquente e si riflette nelle fantastiche vittorie azzurre che sono un inno di gioia per i contenuti che esprimono. Dietro ci sono persone fantastiche che fanno dello sport uno strumento di riscatto e di affermazione, ragazzi che non si sono arresi davanti alle difficoltà ma hanno saputo risalire la corrente con coraggio, spirito di sacrificio e applicazione, annullando ogni distanza e diventando simboli speciali del nostro modo di onorare la quotidianità. L'urlo infinito di gioia che sta accompagnando i loro trionfi, dalla grande Bebe Vio allo strepitoso Alessio Sarri (vincitore anche di un argento), passando per l'immensa squadra maschile di fioretto - senza dimenticare i podi di Matteo Betti e di Consuelo Nora - promuove un messaggio che fa la differenza. Perché lo sport è un linguaggio universale che sa andare oltre ogni ostacolo.

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