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Sanremo, dittature cromatiche aspettando Virginia Raffaele e le sue paillettes

Katia Perrini
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Low profile. A tutti i costi. Meglio partire in sordina, senza colpi di scena. Mantenersi neutri. Conservare piume, paillettes, lustrini e colore per il palco dell'Ariston. Il terrore di non sbagliare manco una virgola, che dio non voglia che si ripropongano non gradite polemiche pseudo politiche, si trasforma così in dittatura cromatica. General Baglioni, per la prima conferenza stampa nella Città dei Fiori, indossa un bel dolcevita nero che, non solo sfina (se mai ce ne fosse bisogno) ma - magari - nasconde pure qualche ruga di troppo sul collo Il completo grigio scuro ha i pantaloni un po' troppo lunghi in fondo ma al Claudione Nazionale piace così. Più giusta la lunghezza del pantalone nero, affusolato e sportivo, indossato da Claudio Bisio. L'attore-presentatore «osa» un bel pullover di cachemire azzurro girocollo. A completare il look un giubbino, sempre scuro, scamosciato. A poco servono i sorrisi per far impennare l'umore di queste mise ufficiali che più tristi non si si può. E l'unica donna sul palco? Niente. Non pervenuta. Non avesse quelle gambe chilometriche che perdi il respiro finché non le percorri tutte con lo sguardo, Virginia Raffaele sarebbe passata inosservata. Cortissimo e nero - e come ti sbagli - il robe manteau zippato sul davanti con i profili bianchi che ricordano più un pigiama maschile. Ma subito dopo vien da chiedersi: «Non avrà osato troppo col colore?». Dal ginocchio in giù la versione aggiornata della Gatta con gli Stivali, dal collo in sù la coda di cavallo con la frangia divisa in due sparata in ciuffi ai lati del viso. Vero è che c'è sempre tempo per migliorare. E, almeno da Virginia, gli italiani si aspettano sexy colpi di scena. E se farfalline non saranno, che siano almeno coloratissimi abiti a sirena. Raffaele da stasera facci sognare.

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