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Magia e incantesimi nello spazio Hermès di via Condotti a Roma

Donatella Perrone
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«Ogni anno cerco di offrire un modo nuovo di guardare Hermès. L'ultima cosa che voglio è dare per scontato quello che facciamo. Perché Hermès è un'eccezione. Lavoriamo con i migliori materiali, con i più bravi artigiani e con i designer più dotati. Per questo ci siamo chiesti se fosse possibile giocare in questo spazio, animare gli oggetti». Ha spiegato così Pierre-Alexis Dumas, direttore creativo della maison, il nuovo progetto che per tutto il 2018 porterà magia e incantesimi nell'ex boutique di via Condotti, oggi trasformata dalla griffe francese in uno spazio esperienziale dove vivere sperimentazioni ogni volta diverse. Dumas ha chiesto alla designer industriale Matali Crasset di lavorare in coppia con Stéphane Corréard, curatore d'arte contemporanea ad un progetto innovativo che avesse come tema il gioco, leitmotiv che per tutto l'anno accompagnerà il brand nel suo percorso creativo. Ne è nata una storia fantastica suddivisa in 3 capitoli, ciascuno dei quali destinato a raccontare una storia fatta di suggestioni, illusioni e trucchi, saltando dal passato al futuro, dal mondo magico di 3 campioni dell'illusione del Novecento – il mago Jean-Eugène Robert-Houdin, il cineasta Georges Méliès e lo scrittore e inventore Raymond Roussel - agli ultimi capi delle collezioni del brand, senza inciampare in gap temporali. «È la dimostrazione che gli oggetti Hermès non hanno tempo», ha commentato Francesca Di Carrobio, amministratore delegato di Hermès Italie. E in effetti il viaggio a bordo dell'ideale capsula del tempo ricostruita dalla Crasset all'interno del pop up store, parte proprio dagli oggetti. Protagonista della prima tappa è il mago Robert-Houdin, tanto abile nel creare illusioni da ispirare persino Harry Houdini che a lui dedicò il suo nome d'arte. Nello spazio se ne celebrano inventiva e giochi di prestigio in un percorso immaginifico tra cappelli moderni, bacchette magiche, calzette del Novecento e capi delle ultime stagioni. La vera chicca? Gli oggetti della collezione privata di Émile Hermès, nipote del fondatore del marchio e contemporaneo dei 3 divi dell'illusione, perfettamente incastonati tra moderni skateboard coloratissimi e luxury bag. Robert-Houdin dominerà lo spazio fino a maggio, quando passerà idealmente il testimone a Georges Méliès. Del cineasta si celebreranno fino a settembre giochi di luci e decorazioni sceniche accanto ad accessori ingegnosi, composti e ricomposti per stupire e divertire. Con l'autunno l'ultima tappa racconterà invece l'universo di parole di Roussel con un salto indietro nel tempo fin negli anni '20, per ripercorrerne le avventure di un viaggio intrapreso alla volta di Svizzera e Alsazia. Come? A bordo della capsula del tempo di Hermès, trasformata per l'occasione in una firmatissima roulotte.

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