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Un poker di talenti per la svolta

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Cinque partite per scoprire la verità. Siamo al primo bivio della stagione, un ciclo di partite fino alla sosta di novembre che serviranno a chiarire le ambizioni della Lazio che vuole riconquistare i tifosi delusi. Si comincia col Bologna oggi pomeriggio, poi la trasferta con il Torino dell'ex Mihajlovic, il doppio turno interno con Cagliari e Sassuolo nel giro di quattro giorni prima della visita al San Paolo al Napoli di Sarri. Di certo Inzaghi non avrà tanti titolari importanti, Bastos, Biglia e Lukaku, difficilmente torneranno prima di un mese, ci sarà bisogno di tutti per restare aggrappati alla parte alta della classifica. Soprattutto del poker di talenti da cui dipendono, nel bene e nel male, le sorti della stagione biancoceleste. Immobile, Keita, Anderson e Milinkovic, i ragazzi terribili della banda di Inzaghi chiamati a rendere possibile il salto di qualità della Lazio che sogna un campionato da protagonista. Il nuovo modulo tattico è stato studiato apposta per farli coesistere mantenendo il giusto equilibrio tra i reparti, tocca a loro andare a caccia della terza vittoria consecutiva che porterebbe i biancocelesti al secondo posto, lì dove nemmeno il più ottimista dei tifosi poteva sperare. Ma non sarà facile, il Bologna di Donadoni è un avversario complicato con un tridente molto pericoloso nelle ripartenze nonostante l'assenza di Destro. Oggi il primo esame da non fallire se ci si vuole sedere al tavolo delle grandi dopo un'estate tormentata per il flop Bielsa.

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