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Coronavirus: Asspi, settore pirotecnico rischia di scomparire

Lettera al presidente Conte

AdnKronos
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Roma, 27 apr. (Labitalia) - “La situazione venutasi a creare a seguito delle misure contenitive per il coronavirus rischia di far scomparire il nostro settore". A dirlo il presidente dell'Asspi (Associazione pirotecnica italiana), Nobile Viviano. "Maggio solitamente - sostiene - rappresenta per noi l'inizio dell'alta stagione di lavoro che termina solo a fine settembre; non abbiamo nessuna speranza di poter riprendere l'attività, il nostro lavoro è forse quello che più di tutti comporta assembramento di persone, gli spettacoli pirotecnici che noi eseguiamo uniscono e non dividono, quindi, fin quando esisterà il distanziamento sociale noi sicuramente non possiamo ripartire". "Siamo consapevoli -avverte - che la salvaguardia della salute è prioritaria su ogni cosa, attuiamo con grande senso di responsabilità tutte le misure previste dai decreti governativi che si sono succeduti, vorremmo però che lo stesso governo non si dimentichi di noi, siamo un settore a vocazione altamente stagionale che a differenza di altri, per i quali si prefigura un crisi, noi, questa crisi, già la viviamo in pieno, il nostro, infatti, più che un grido di allarme per il futuro si può considerare la denuncia di una disperazione che già viviamo; infatti, tanti dei nostri investimenti, soprattutto per la preparazione alla stagione estiva, già sono statti fatti, investimenti, che tra l'altro abbiamo fatto attingendo a finanziamenti bancari che senza il lavoro di quest'estate non potremmo recuperare con conseguenze catastrofiche". "Noi - spiega - prevediamo che senza un aiuto concreto del governo l'80% delle aziende di settore sono destinate a chiudere e migliaia di persone oggi impiegate si ritroveranno senza un lavoro che permetteva loro di vivere. Per questo motivo, noi dell'Asspi congiuntamente all'Anisp, altra associazione nazionale di categoria, abbiamo deciso di scrivere una lettera al presidente Conte e ad alcuni ministri, richiedendo degli interventi ad hoc che vanno da una liquidità immediata e non a debito, alla sospensione del pagamento di imposte e contributi, fino ad arrivare ad agevolazioni riguardanti i lavoratori". "Il governo - auspica Nobile Viviano - ci deve dare la speranza concreta di sopravvivere a questo momento di crisi. Ci dispiace constatare che anche nell'ultimo dpcm il governo non abbia dedicato la giusta attenzione ai comparti legati agli eventi pubblici ed in particolare a quelli stagionali come la pirotecnica, certo, noi non attendevamo un provvedimento che ci permettesse di ripartire già nella fase due, siamo consapevoli che non è possibile". "Attendiamo con ansia - sottolinea - il prossimo decreto, il presidente Conte ha annunciato più aiuti alle imprese e noi ci auspichiamo di rientrare fra questi, staremo a vedere; una cosa è certa, noi accettiamo di fare dei sacrifici, ma sicuramente non tollereremo un atteggiamento istituzionale miope e di totale assenza nei nostri confronti".

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