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La Lazio non molla la Champions

Poker al Parma con doppietta di Luis Alberto. Inzaghi crede nel quarto posto

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La Lazio ribadisce la candidatura, non si arrende, asfalta il Parma con irrisoria facilità e risale la classifica (recuperati tre punti a Milan, Roma e Torino, due all'Atalanta). Uno show perfetto per oltre un'ora, un monologo fino all'errore di Patric (peraltro uno dei migliori in campo fino allora), arrivato dopo aver servito uno straordinario poker. Primo tempo modello anno scorso, quattro gol e tante giocate di qualità. In pratica la stessa Lazio di Firenze, solo che una settimana fa era stata sciupona tanto da lasciare due punti sanguinosi al Franchi, stavolta è stata chirurgica segnando quattro reti in 43 minuti. Apre una percussione di Marusic che corre sotto la Nord a festeggiare con quei tifosi che lo avevano spesso criticato. Effetto derby, se si pensa agli applausi che rimedia nella ripresa Caicedo alla sua uscita dal campo dopo una delle prove più anonime della stagione.  Poi, Iacoponi ha commesso un solare fallo di mano e anche l'odiato Banti è stato costretto a fischiare un rigore trasformato da Luis Alberto, vista l'assenza dello squalificato Immobile. Lo spagnolo, tornato al gol dopo 196 giorni in campionato, ha avuto la lucidità di chiudere il conto con la terza rete dopo la più bella azione della partita. Il poker di Lulic sul finire della prima frazione ha certificato l'approccio straordinario della Lazio. Ripresa in assoluto controllo per la gioia dei quasi 40.000 spettatori dell'Olimpico (tanti bambini grazie all'iniziativa del club), l'errore di Patric che ha mandato in gol Sprocati (ex di passaggio) non cancella l'ottima prova dello spagnolo. Applausi per tutti e volata Champions lanciata anche se all'orizzonte, dopo la sosta, c'è la trasferta a San Siro contro l'Inter resuscitata nel derby. Quasi un dispacere fermarsi per le nazionali visto lo stato di forma della banda di Inzaghi ma il tecnico spera di ritrovare alla ripresa lo stesso spirito mostrato nelle ultime partite. Non si molla anche perché, vincendo il recupero contro l'Udinese, la classifica potrebbe essere diversa: di certo nessuno vuole mollare.

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