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La Lazio soffre ma vola in zona Champions

Sei punti in tre giorni grazie a Caicedo, prima della sfida contro il Siviglia in Europa

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Soffre, lotta, ci mette il cuore e conquista la seconda vittoria in tre giorni, la terza negli ultimi sette, coppa Italia compresa. L'Empoli si arrende a un rigore di Caicedo sul finire del primo tempo e la Lazio è di nuovo in zona Champions. Volendo essere ottimisti, c'è l'Inter, terza, a soli due punti ma i problemi fisici di molti big e la stanchezza mostrata anche ieri sera fanno pensare che sarà dura tenere questo ritmo. È stato il successo delle seconde linee, griffato ancora dalla pantera Caicedo. Tante assenze per Inzaghi, soprattutto quella di Immobile uscito malconcio da Frosinone, oltre a quella di Luis Alberto. Giocano Caicedo e Correa, esordio dal primo minuto per Berisha in campionato e per l'ultimo arrivato il brasiliano Romulo che fa tirare il fiato a Marusic. Moduli speculari, anche Iachini col 3-5-2, Caputo e Farias sono gli attaccanti. Si parte col volo di Olympia e 25.000 spettatori che di giovedì non sono nemmeno troppo pochi. Approccio molle della Lazio, per fortuna l'Empoli non approfitta degli errori di Bastos. Solo intorno alla mezzora la banda Inzaghi si sveglia e affonda. Due accelerazioni di Correa costringono il portiere Provedel alla parata, Milinkovic sfiora il tap-in di testa. È il preludio del gol che nasce da una sciocchezza del portiere ospite che ritarda il rinvio, si fa scippare il pallone da Caicedo e lo atterra in area di rigore. Lo stesso ecuadoregno, dopo un'animata discussione con Correa, trasforma dagli undici metri realizzando il terzo gol stagionale in campionato. La ripresa è molto sofferta anche perchè quasi subito si fa male pure Milinkovic e la squadra con Cataldi si tira troppo indietro, Nessuna parata di Strakosha solo qualche brivido sulle palle inattive. Inzaghi dà spazio a Badelj (otttimo ingresso) e Pedro Neto (pure Caicedo chiede il cambio), finisce così per la gioia dell'Olimpico. Ora un paio di giorni di riposo prima di cominciare a pensare all'andata dei sedicesimi di Europa League giovedì col Siviglia. Bisogna ricaricare le energie per farsi trovare pronti al palcoscenico europeo.

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