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Caceres acquisto da grande: complimenti alla Lazio

Il difensore uruguaiano rinforzo per Simone Inzaghi

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ci crede la Lazio, eccome. E ora per la volata Champions ha anche Martin Caceres, rinforzo di gennaio previsto dopo un'ottima operazione estiva. Ieri l'ufficialità di un acquisto da grande club: giocatore di livello bloccato ad agosto, parcheggiato per cinque mesi al Verona per il problema extracomunitari e rientro alla base dopo un ottimo girone d'andata in maglia gialloblu con l'obiettivo di regalare a Inzaghi un'opzione difensiva in più. Ottima operazione a costo zero (Lotito pagherà solo l'ingaggio visto che era svincolato), la qualità del reparto arretrato biancoceleste cresce. Così i contestatori cosmici, votati solo all'antilotitismo militante, hanno un altro cavallo di battaglia in meno da esibire nei loro ragionamenti sconclusionati e prevenuti («la Lazio non fa mercato», «Se Lotito compra qualcuno lo fa solo a fine gennaio», etc etc). Tant'è, ora il prossimo obiettivo è il mancato rinnovo di Stefan De Vrij, perché non si riescono a godere una bella Lazio come non sempre si è vista negli ultimi anni. Lotito ci sta provando, non si è ancora arreso alle regole di un mercato che non concede disattenzioni ma, se alla fine dovesse perdere l'olandese a parametro zero, non avrà rimpianti dopo aver esperito tutti i tentativi possibili. L'offerta è buona, il difensore non sta dimostrando riconoscenza per una società che lo ha aspettato dopo il lungo infortunio. Il presidente si gode Caceres ma non si aspettava un voltafaccia del genere dal bravo ragazzone olandese. A meno di un clamoroso ribaltone, c'è aria di festa per i seminatori di veleni che esultano a stento per i successi della banda Inzaghi: la squadra vola anche con un presidente sbagliato e il diesse Tare tra i più scarsi della storia. Stranezze del calcio e di un ambiente malato di tafazzismo. 

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