
Holden in cerca di nuovi equilibri: "Sono un perfezionista ma ci sto lavorando"
Se la scrittura e il canto costituiscono l’architettura della musica di Holden, all’anagrafe Joseph Carta, la produzione ne è l’architrave. «Vorrei mandare un messaggio agli artisti giovani come me: se non hai un produttore, puoi diventarlo. Io ho iniziato in cameretta con un microfono e un computeraccio e posso dire che, al di là dei tecnicismi e del perfezionismo, è l’anima del pezzo che conta», ha detto il cantautore nell’edicola de Il Tempo, dove si è definito «testardo» e «troppo istintivo» ma anche «in cerca di nuovi equilibri». In «Autodistruzione», il nuovo singolo del 25enne sbocciato ad Amici, c’è tutto il tentativo di raccontare il rapporto con gli errori e la vulnerabilità. L'intervista di Valentina Bertoli.
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