
Dazi di Donald Trump, l'analisi di Cerno: "L'alba di un grande cambiamento"
I dazi di Donald Trump stanno mettendo in subbuglio l'intera economia mondiale. Ne parla il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, che, però, sottolinea come la guerra commerciale stia già rimescolando le carte della finanza globale e rimettendo il lavoro al centro dell'economia capitalista. "Il mondo ha preso paura per i dazi, l'Europa voleva reagire con i muscoli. Ora stanno ascoltando la linea della diplomazia, del Patto atlantico che è la linea del governo italiano. Giorgia Meloni e Tajani hanno contribuito a usare la testa anziché la pancia. Ma mi sorge un dubbio. Tutti questi mercati che sono esplosi, le borse che cadono, le borse che non entrano direttamente nelle tasche degli operai, degli insegnanti e dei disoccupati stanno ridistribuendo i miliardi, si perde e si guadagna. Sicuramente qui sotto c'è chi sta guadagnando. E quello che si comincia a sentire sono i grandi guru che fanno quelli di sinistra, quelli contro la globalizzazione, i no-global diventati i filo-global. L'allarme arriva da quei personaggi in Italia, Germania, Francia e America che hanno vissuto dei governi che hanno distribuito la ricchezza togliendola a chi lavora e dandola a pochi gruppi. E sono proprio i grandi fondi quelli che minacciano la fine dell'economia, la fine del mondo, la recessione globale perché hanno capito che qualcosa sta cambiando. Io non so dirvi come andrà a finire ma sono sensazioni meravigliose. Pensare che chi aveva la verità in tasca oggi ha paura e quindi spaventa il popolo e lo minaccia, usa davvero quella forza che hanno i media del mainstream per dire che la ragione sta sempre dalla stessa parte, mi fa pensare che, aldilà di quello che succederà e di come finirà con i dazi, qui è stata accesa la spina di un grande cambiamento. E se questo cambiamento toglie soldi ai multi-miliardari per rivedere la natura del lavoro al centro dell'economia del capitale, Trump non so come ha fatto una cosa buona".
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