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D'accordo le regole ma c'è un limite che non si può superare

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Maurizio Costanzo
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Quel che vi racconto non so se è vero, comunque mi stupisce. Una vigilessa avrebbe interrotto un funerale di una donna di 32 anni per chiedere i nomi dei presenti. È avvenuto a Lecce e, evidentemente, la vigilessa voleva verificare che alle esequie non ci fosse un numero di persone superiore a quindici, come prevede un Decreto del Governo. Tutto giusto, per carità. Forse un attimo di attenzione nei confronti di una madre che sta facendo il funerale della figlia non sarebbe stato un errore. Al di là dei decreti governativi, esiste una personale discrezione e un altrettanto personale rispetto per chi sta vivendo un momento così doloroso. 

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