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La lettera di Spadafora: trasmettere le partite in chiaro. Ma la Lega dice no

La proposta del ministro raccolta solo dalla Figc

Alessandro Austini
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La trasmissione in chiaro della Serie A «costituirebbe un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità». È il contenuto della lettera inviata dal ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, al presidente della Figc, Gabriele Gravina e per conoscenza al Presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino, per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato che verrà disputata interamente a porte chiuse. Sarebbe un messaggio importante poter unire tutti gli appassionati garantendo una finestra di distensione in un momento di difficoltà collettiva. Il presidente della Figc ha per le vie brevi dato il suo sostegno all'invito del Ministro. Ma è già arrivato il "no" della Lega di Serie A: la Confidustria del pallone è contraria alla proposta avanzata dal ministro

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