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Malagò commissario con Costacurta. Mancini o Ranieri ct

Giovanni Malagò con l'ex presidente Figc Carlo Tavecchio

Il presidente del Coni studia la rivoluzione del calcio

Alessandro Austini
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«Non posso dire nulla, c'è una giunta fissata per giovedì. Cosa mi ha colpito sui giornali questa mattina? Devo dire la verità, potete non crederci ma sono stato con le mie figlie e non ho letto nulla». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò il giorno dopo la fumata nera per l'elezione del presidente della Figc. Il capo dello sport italiano ha aperto il forum "sport integrity" al Coni. «Di integrità dello sport se ne parla molto, ma bisogna accompagnare le dichiarazioni ad esempi concreti, sul campo. Lo sport non è di nessuno, è di tutti, e quando si portano avanti battaglie personalistiche e si va sulle vicende personalistiche abbiamo perso», le sue parole alla platea. Ma intanto, al di là delle dichiarazioni di facciata, Malagò sta pensando a come ribaltare il mondo del calcio. Al momento, un'ipotesi possibile è che il capo dello sport diventi commissario in Lega di A,  lasciando invece la gestione della Figc a Roberto Fabbricini, mettendogli al suo fianco un ex calciatore come Alessandro Costacurta (in alternativa Demetrio Albertini) nel ruolo di subcommissario. La panchina della Nazionale verrà affidata ad interim al tecnico dell'Under 21 Gigi Di Biagio, ma sarà lo stesso Malagò a scegliere il ct definitivo. In pole c'è Roberto Mancini, che vuole lasciare lo Zenit San Pietroburgo, Claudio Ranieri, ora al Nantes, è un'altra opzione sul tavolo. Il tutto con la supervisione del ministro dello sport Luca Lotti. «Quando si arriva a una mancata elezione è una sconfitta di tutti e questo vale anche per la Lega Serie A - ha detto lo stesso Lotti - ma è giusto dare un nuovo impulso a questo mondo. Perché un ex calciatore non riesce ad avere un ruolo dirigenziale di primo piano? Per me un dirigente sportivo può essere benissimo un ex calciatore, ma non dipende dal nome piuttosto dalle capacità. Questo è il punto centrale».

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