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Silvio Berlusconi archivia anche Stefano Parisi

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L'idillio è già finito. Ammesso che sia mai iniziato. Silvio Berlusconi archivia anche Stefano Parisi. Non può essere e non sarà lui l'uomo del futuro. "Stefano - dice ospite di Radio Anch'io - cerca di avere un ruolo nel centrodestra, ma avendo questa situazione di contrasto con Salvini credo che questo ruolo non possa averlo". Per l'ex premier punto irrinunciabile per costruire il centrodestra alternativo a Matteo Renzi è l'unità. Per questo, dopo aver preso di mira Parisi, sposta il mirino sugli altri big che puntano alla leadership della coalizione. Le fughe in avanti di Giovanni Toti e Matteo Salvini, con la loro manifestazione di Firenze, non gli sono piaciute. Al governatore della Liguria, convocato ad Arcore per un chiarimento, l'ex premier avrebbe detto che c'è spazio per tutti, e questo clima di scontro non giova a nessuno. Men che meno alla Lega che, spiega, "se rompe la coalizione si condanna all'irrilevanza". Insomma, Berlusconi non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo ruolo di "padre nobile" del centrodestra. Anche se Salvini non sembra affatto gradire il suo attivismo: "È il momento del coraggio, delle scelte di osare. La scelta di Trump è stata una grande lezione di democrazia. Ma fino al 4 dicembre io sono impegnato nella campagna per il No. Non vedo l'ora che sia il 5, quando saranno i cittadini a scegliere, non certo questo o quel capo di partito". E ancora, un accordo con il centrodestra di Parisi? "No - replica secco -. Con gli amici di Alfano, Verdini e Cicchitto non si costruisce il futuro del Paese".

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