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Profumo di caffè

Le miscele dell'azienda Palombini sono le più diffuse nel Lazio. Sono circa mille i bar serviti. Ed è leader anche nei supermercati

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È ancora la pausa più diffusa nei bar di tutta Italia e in particolare a Roma dove il consumo di caffè, nonostante la crisi, resiste sia negli esercizi al dettaglio che nella grande distribuzione. Ma il consumatore, oggi, è molto più attento ed esigente che in passato, per questo non gli basta chiedere «un caffè, grazie», ma vuole conoscere la miscela, il marchio e perché no anche la storia di quel brand. Forse anche per questo il Caffè Palombini è tra i primi marchi più diffusi nel Lazio nel settore bar ed esercizi pubblici con circa mille bar serviti. E mentre il consumo della bevanda cala a livello nazionale intorno all'1,9 per cento in un anno e nella grande distribuzione addirittura tra il 10 e l'11 per cento, sul territorio la crescita nei bar e negli esercizi pubblici è netta. Palombini mantiene la sua leadership anche tra gli scaffali dei supermercati tanto da piazzarsi affianco a brand come Lavazza o Kimbo, tra i primi tre competitor a livello nazionale. Gli ultimi dati forniti dall'azienda dimostrano la forza di un nome che si ritrova soprattutto nella storia dei romani. Una forza che deriva da anni di ricerche per essere in grado poi di rispondere ad ogni diversa esigenza del consumatore: dal gusto forte del caffè al mattino, alle arabiche dal basso contenuto di caffeina per le pause di lavoro, al decaffeinato per chiudere la giornata senza rinunciare al piacere di un buon espresso. Tutto ha inizio negli anni quaranta e ha inizio proprio nella Capitale. Il brand Palombini diventa presto un punto di riferimento per i consumatori romani più esigenti. Poi il mercato si è ampliato attraverso la cura dei suoi dettagli durante tutte le fasi del lungo e articolato processo produttivo, diffondendo la tradizione dell'espresso italiano non solo in Italia ma anche in Europa, mentre ora sta aprendo la strada anche al di fuori dei confini della Comunità Europea. Non si rinuncia alla tradizione quando si ha a che fare con Palombini ma neanche all'innovazione. Un binomio dal quale ormai non si può più prescindere, soprattutto quando si parla di mercato alimentare. E chi sta sul mercato, se vuole rimanerci, deve andare incontro a queste esigenze. Il marchio Palombini esprime una strategia industriale complessa e articolata, accompagnata da una visione commerciale integrata al mercato. In poche parole, il caffè è sempre il Core business, ma con grande determinazione, negli anni, è stata ampliata la gamma dei prodotti, che già comprende diversi coloniali e infusi, le cui caratteristiche sono esaltate dall'impiego del sistema espresso pre dosato. Oggi l'azienda vanta oltre cento referenze tra caffè tradizionale, decaffeinato, infusi, thè e orzo e da ultimo l'«Aroma bio», nuova linea di caffè biologico. Vale la pena soffermarsi un po' di più su cosa significhi davvero caffè biologico, visto il costante diffondersi negli ultimi anni della filosofia e della cultura del bio. Il caffè biologico ricorre solamente all'utilizzo di sostanze di origine organica in tutto le sue fasi di produzione, dalla coltivazione fino alla lavorazione. Questo offre una garanzia, oltre che di rispetto ambientale, anche di benessere e limitazione dell'uso di composti chimici potenzialmente dannosi. Quale modo migliore, per il brand Palombini, di garantirsi un posto da azienda leader anche nel futuro?

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