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Ultimo senza peli sulla lingua: "Se sono così è colpa delle favole"

“Colpa delle favole” è il nuovo disco di Ultimo che confessa che è proprio colpa delle favole se è diventato ciò che adesso. “E' un cd autobiografico. Vorrei – racconta -  portare altrove chi mi ascolta. Lontano dallo smog e dalla quotidianità. Nel mio piccolo io scrivo per far sentire meno sola la gente. I sogni sono mentre li insegui. Una volta ottenuto non lo è più. Il mio sogno si è realizzato ma andare avanti non è facile. Come dice Vasco Rossi in “E adesso tocca a me” Adesso che non ho più le mie illusioni che cosa me ne frega della verità…". Nella musica sempre: mi sono sempre sentito forte, deciso, sicuro. Il che è anche una maledizione: quando nasci con la voglia di scrivere canzoni, pensi che solo quelle debbano essere perfette, tutto il resto no”. E allora “Fateme Canta”. “L'ho scritta in dieci minuti con la chitarra “manco la suono” in dialetto romano. “ E' quello che sono, le mie radici, il mio quartiere, i mie amici”. Una canzone che è una carezza “ar core” ma allo stesso tempo è “ncazzotto allo stomaco. “Gli impegni professionali – continua Niccolò - vanno ad anestetizzare la vita privata anche se il tempo per viverla in modo tranquillo ce l'ho. Il fatto è che dopo che stai fuori tre o quattro giorni è difficile riuscire a resettare tutto e a goderti le tue cose. Rischi di immergerti nel lavoro e di scordarti le cose importanti. Io sto cercando di trovare un equilibrio e mi circondo delle stesse persone di sempre”. C'è anche tanto amore in “Colpa delle favole” come in Piccola stella, I tuoi particolari (presentata al festival di Sanremo 2019 ndr.) e Quando fuori piove. “In quanto all'amore, sono convinto – confessa - bisogna impegnarsi tanto. L'amore è l'esempio della disillusione. Uno si fidanza perché conosce una ragazza che fa parte del suo “giro” ma in realtà non è innamorato di quella ragazza. Tu ami quello che di meglio hai conosciuto. Se l'amore viene descritto come “l'impossibile vivere senza” io non ci credo perché è amare quello che tu hai conosciuto non è quello di cui tu hai bisogno. L'amore vero è proteggersi senza chiedere nulla in cambio. Oggi l'amore è visto come “ti do questo se…”. Non c'è regola nel sentimento, non deve esserci coerenza”. Un talento controcorrente Ultimo che ha scritto la sua prima a canzone a 14 anni e l'ha inserita solo in questo lavoro. “Piccola stella è la prima canzone che ho inciso. Avrei voluto inserirla anche nei precedenti album, ma sentivo che questo era quello giusto non ritoccando nulla ma lasciandola con l'intensità emotiva di quella mia età” La musica di Niccolò si ascolta tutto di un fiato e si emoziona quando citi “Il tuo nome” “E' una delle canzoni che mi emoziona di più”. Abbassa lo sguardo e comprendi quanta bellezza e talento si nascondano dietro questo ragazzo amato dal un pubblico che vorrebbe meno occasionale. “Vorrei quel tipo di gente che viene ad un mio concerto per sentirsi parte di qualcosa e non per cantare e basta o chiedermi una foto”. Il pubblico lo aspetta, anche sei i suoi concerti sono gia sold out da tempo. Niccolò cosi come racconta nell'ultima traccia, la tredicesima, “La stazione dei ricordi” ha messo tutto se stesso e tutto il suo passato per realizzare il suo sogno e conclude :  “Ascoltate per credere. Io la mia vita l'ho vissuta solo attraverso i miei gusti e pagherò un conto tra dieci anni o forse anche domani ma vince chi si sveglia, vive, muore e spera sempre dentro le sue mani”.

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