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15 Gb gratis per tutti su OneDrive

One Drive

Microsoft raddoppia lo spazio gratuito e taglio dei prezzi per quello a pagamento

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Novità in arrivo per OneDrive, il cloud di Microsoft. Dopo averne cambiato nome, prima si chiamava SkyDrive, adesso Microsoft aumenta lo spazio di archiviazione gratuito e taglia i prezzi per quello a pagamento. La "nuvola" amplia così da 7 a 15 GB lo spazio disponibile gratuitamente per tutti gli utenti.  Un quantitativo di spazio che adesso risulta identico a quello sino ad ora messo a disposizione su Google Drive. Il colosso di Redmond prova così a sfidare la concorrenza proponendo offerte scontate anche per ciò che riguarda l'attivazione di piani OneDrive a pagamento: dal mese prossimo 100 GB costeranno 1,99 euro anziché 5,99 euro mensili; per 200 GB si dovranno versare 3,99 euro anziché 8,99 euro. I sottoscrittori di un abbonamento Office 365 potranno addirittura utilizzare un contenitore virtuale da 1 TB "in the cloud" versando 7 euro mensili per Office 365 Personal o 10 euro al mese per Office 365 Home. Inoltre chi porta un amico a iscriversi a OneDrive, riceverà un bonus di 500MB fino ad un massimo di 5GB. In regalo altri 3GB per chi decide di utilizzare la funzione "camera backup". Questi cambiamenti saranno effettivi a partire da luglio e permetteranno a Microsoft di competere al meglio con i suoi più diretti concorrenti di mercato, come ad esempio, Google Drive e DropBox.   SMART WORKING L'iniziativa di Microsoft mira a sottolineare quanto, anche in Italia, sia sempre più importante lo "smart working" ossia il "lavoro flessibile", svolto non soltanto in ufficio ma anche a casa ed in mobilità. Stando ai risultati dell'indagine Microsoft-Harris Interactive, il 57% degli italiani preferirebbe lavorare anche da casa ed utilizzando gli strumenti giusti gli impiegati sarebbero più produttivi e più collaborativi. Se lo studio presentato dal colosso di Redmond dipinge nel complesso un panorama a tinte rosee, come del resto è lecito aspettarsi da un'azienda che punta molto sul cloud e che con Office 365 ha sul mercato una delle piattaforme più avanzate per la gestione e condivisione di documenti e dati da remoto, e se è senz'altro vero che per alcune categorie (ad esempio genitori con figli piccoli) potersi gestire in maniera flessibile il lavoro rappresenta un bel vantaggio, non può far male ricordare che la realtà difficilmente si presta a interpretazioni univoche e che, a una ricerca di un certo segno, fa spesso da contrappunto un'altra di segno diametralmente opposto. Uno studio della società di lavoro temporaneo Randstad, apparso in questi giorni sottolinea anche il lato oscuro della disponibilità a tutte le ore. I lavoratori americani intervistati, in questo caso, non solo “possono” lavorare in mobilità, ma “devono”. Anzi, si sentono perfino in colpa se staccano durante le vacanze e se non controllano la mail nel tempo libero, senso di colpa a cui si aggiunte il timore di ritorsione da parte del capo. Perché se è vero che l'ufficio ubiquo può dare libertà ai sottoposti, è vero che può dare anche modo all'azienda di interferire ed espandersi in spazi privati prima off-limits. Senza contare si crea il problema della retribuzione o meno del lavoro fuori orario, se quello che normalmente verrebbe classificato come “straordinario”, grazie al filtro della tecnologia, viene percepito come dovuto. Nei Paesi dove l'attenzione alla qualità della vita è alta, come in Germania e nel Nord Europa, il problema se lo sono posto e si sono mossi di conseguenza: niente mail aziendali fuori orario in aziende come Volkswagen, Deutsche Telekom, Bayer. Sì invece alle telefonate.

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