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"Le bollicine di Sara", quando l'enoteca sposa la sala da tè

Valentina Conti
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Un pezzo di Oriente “sui generis” trapiantato nell'Urbe, nel segno del Tricolore. Dal tea time all'after dinner, passando per la merenda, l'aperitivo e la cena. Mixando novità, come la carta dei tè direttamente da Parigi, o i menù dedicati ai più piccoli, e la collaborazione con i migliori artigiani del “made in Italy” enogastronomico. Una nuova enclave del gusto e del buon bere ha aperto i battenti nella Capitale, al civico 898 di via Tuscolana. Un luogo dall'atmosfera intima e accogliente, a metà strada tra una sala da tè giapponese e un winebar dal fascino contemporaneo. E' “Le Bollicine di Sara bistrot”, e gli ideatori dell'insegna sono Sara Blandamura e Alessandro Mirizzi, titolari della storica attigua enoteca Bomprezzi, proprietari con la famiglia dell'azienda vitivinicola jesina Montecappone. A dominare nelle proposte, naturalmente il vino, da scegliere tra le circa cento etichette (italiane e francesi) proposte in carta, tutte servite al calice, o tra le quattro mila bottiglie presenti nell'enoteca. “Questo bistrot – spiega la sommelier, Sara Blandamura – nasce da un'idea condivisa da tempo con mio marito Alessandro e con Luigi Cremona che, oltre ad essere uno dei critici enogastronomici più autorevoli d'Italia, è da sempre il mio mentore. Ho realizzato il sogno di ricreare un bistrot dove far sentire gli ospiti come a casa, coccolati da vini di grande qualità e da una cucina golosa, divertente e stagionale. Insomma, una comfort zone per wine lover e gourmet, realizzata con la preziosa consulenza dello chef Fabio Toso”. In carta è possibile trovare vere eccellenze produttive: dal Caviale (Calvisius) alla Ventresca di salmone (Upstream) per arrivare ai grandi salumi (Spigaroli) e formaggi (Carmasciando). “Abbiamo messo a punto una carta dei vini tutta a mescita – aggiunge Alessandro Mirizzi – che, senza seguire troppo le mode del momento, ricalca l'impronta dell'enoteca. Un'offerta che evidenzia le nostre passioni e la nostra predilezione per alcuni territori, senza però rinunciare ai grandi classici e a quei prodotti provenienti da determinate zone venute alla ribalta negli ultimi anni. Si tratta, quindi, di una wine list in continua evoluzione, che cambierà settimanalmente, per permettere ai clienti di toccare con mano la grande varietà di cui disponiamo tra gli scaffali del nostro storico negozio. E per gli ospiti più esigenti prevediamo un fuori menù, con la possibilità di prenotare in anticipo l'intera bottiglia preferita (venduta al prezzo di enoteca) che saremo felici di far degustare nel bistrot”.

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