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Un Pic-nic per salvare i paesi del terremoto

Paolo Zappitelli
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Un Pic-nic "diffuso", con la possibilità di comprare prodotti tipici del territorio,  per aiutare, con il turismo, a far ripartire l'economia dei paesi del centro Italia colpiti dal terremoto del 2016. È il progetto Alte Terre- La Natura su misura del Consorzio Salariaè, una rete di imprese che attualmente coinvolge 21 aziende di filiera dell'Alta Valle del Velino e delle Terre di Amatrice.  Il tutto è diviso in quattro “sezioni” (Amatrice-Accumoli, Cittareale, Posta e Antrodoco-Cittaducale-Castel Sant'Angelo), ognuna presidiata dalle diverse realtà aderenti a Salariaè. Ristoranti, agriturismi e produttori pronti ad accogliere i visitatori, mettendo a disposizione i propri spazi, i prodotti agroalimentari, le attrezzature ma soprattutto la propria ospitalità e la voglia di raccontare i segreti di queste terre. "Un format perfetto per un territorio che vanta oltre 600 km quadrati di incontaminata bellezza – spiega Emidio Gentili, presidente del Consorzio Salariaè – tra alte vette, straordinarie vallate, borghi suggestivi, fiumi, cascate e laghi che non mancano mai di lasciare i visitatori a bocca aperta. A questo aggiungiamo una cucina che, dall'Amatriciana alla Gricia, passando per formaggi, salumi e le altre eccellenze di questa area, fa del nostro territorio un unicum conosciuto e apprezzato nel mondo”. Che cosa viene proposto ai visitatori?  "L'idea – spiega ancora il presidente Gentili – è quella di offrire a ognuno una gita fuori porta personalizzata. Che si sia alla ricerca di un'esperienza gastronomica o di un'escursione, di un pomeriggio di relax in riva a un lago o di un giro in moto, di una pedalata tra vette silenziose o di una mattinata tra gli animali, Alte Terre è in grado di soddisfare appieno qualsiasi esigenza. E nei mesi a seguire abbiamo in programma una serie di iniziative divertenti e originali che vedranno protagonisti, oltre ai 21 imprenditori del Consorzio, anche i 10 Comuni coinvolti nel progetto con le loro piccole frazioni, vale a dire Amatrice, Cittareale, Accumoli, Castel Sant'Angelo, Posta, Cittaducale, Antrodoco, Borbona, Borgo Velino e Micigliano”. E, come ogni pic-nic che si rispetti, il Consorzio ha pensato anche ai “cestini”: piccole scatole di cartone per uso alimentare che i turisti potranno decidere di utilizzare in loco, per la loro gita, oppure riportare a casa per poter riassaggiare con calma le delizie del territorio (prezzo medio: dai 5 ai 15 euro).  “Senza dimenticare – conclude Emidio Gentili – che se poi anziché per un pic-nic ci si vuole fermare per una notte, un weekend o più giorni, le aziende saranno felici di cucire su misura la vacanza ideale per tutti”.

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