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Roma in un Gnam, festival europeo del cibo di strada

Paolo Zappitelli
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C'è l'amatriciana preparata da Daniele Bonanni, titolare del ristorante Ma-trù, devastato dal terremoto di agosto e il pane ca la meusa della Focacceria San Francesco, diventato il locale simbolo della lotta alla mafia. Ma anche la pizza e mortazza di Trastevere, i carciofi alla Giudia di Domus Paradiso, gli arrosticini originali abruzzesi da San Giovanni Teatino e le bombette pugliesi alla brace preparate da Newfish & Chips di Martina Franca in provincia di Taranto, mentre Algua, il locale di via del Corso a Roma, preparerà la sua pizza fritta napoletana. Il meglio dello street food dal 6 al 9 ottobre è all'Eur, in viale Oceania, sulle sponde del laghetto dell'Eur. Quattro giorni tutti dedicati al cibo di strada sia italiano sia internazionale con un nome _ "Gnam" _ che già invoglia a mangiare. La manifestazione arriva a Roma dopo aver toccato altre città e si propone di offrire una visione completa di quelle che sono le specialità della cucina di un tempo, quella povera, che negli ultimi anni ha però riconquistato un posto di primo piano tanto da interessare anche grandi chef. Così ci sarà la possibilità di spaziare dal sushi e dal sashimi giapponesi alla paella spagnola, dall'asado argentino fino ai dolci venezuelani.  "Lo Gnam Festival ha avuto fino ad oggi 200.000 visitatori nel suo itinerario al Sud Italia _ spiega il patron della manifestazione Franco Zito _ Per la prima volta a Roma conterà su 80 stand tra fissi, Apefood e food truck. Il livello della selezione è molto elevato sul prodotto tipico, vi si trovano solamente le grandi eccellenze di settore". Gratuita l'ospitalità data al ristorante di Amatrice e il ricavato della famosa pasta all'amatriciana verrà completamente devoluto per la ricostruzione della cittadina. Apertura 11-24. Ingresso gratuito, info www.gnamfest.com

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