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Tagadà, Sgarbi svela il suo futuro politico: nel 2029 non saremo molti in gara

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Sgarbi è diventato sindaco di Arpino ma il suo obiettivo politico è ben altro. Il critico d'arte ha rilasciato un'intervista a Libero ed è stato ospite della puntata di Tagadà in onda il 17 maggio su La7. In entrambe le circostanze ha confermato cosa vuole dal suo futuro politico: diventare presidente della Repubblica. Per questo è già alla sua quarta esperienza da primo cittadino.

 

 

      

 

"Dovete venite ad Arpino, il posto è bellissimo. La scelta di un posto bello è una gioia per sempre -  ha detto Sgarbi a Tiziana Panella - In altri luoghi ho avuto più difficoltà perché erano luoghi difficili: Salemi, Sutri che era una città abbandonata e lo sarà ancora. Mentre Arpino è una città fervida, bellissima, con il premio più importante d'Europa di traduzione dal latino. Qui vengono studenti, professori. Qui è nato il Cavalier d'Arpino che è stato il maestro di Caravaggio. Per cui Arpino è una città davvero florida, bella e insufficientemente conosciuta ma merita di essere vista. La mia idea è che ogni parlamentare dovrebbe avere una città adottata per accelerare il processo di rapporto con il governo e con i poteri centrali e pervché poi non si viene pagati. Lo stipendio di parlamentare occupa anche quello di sindaco. Per cui l'ho sempre pensato come un mio destino. Forse sono l'unico che ha fatto quattro volte il sindaco in città diverse. Ma io mi alleno per diventare presidente della Repubblica. Nel 2029 non saremo molti in gara: ci sarà ancora il vecchio Casini e per l'elezione diretta è chiaro che occorre la popolarità. Certamente queste elezioni locali indicano una prospettiva e un orizzonte".        

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