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Roman Pastore, colpo di grazia di Alessandro Borghi: così a Venezia ridicolizza la sinistra

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Il caso Roman Pastore, il 21enne candidato presidente di municipio a Roma nelle liste di Carlo Calenda, e del suo orologio da qualche decina di migliaia di euro raggiungono il Lido di Venezia. Anche un pezzo da novanta del nuovo cinema italiano come Alessandro Borghi interviene nel surreale dibattito fratricida a sinistra, con vari cortocircuiti ideologici. 

 

A Borghi basta un post di Instagram dalla mostra del cinema di Venezia per ridicolizzare il tiro al piccione nei confronti di Pastore. "A Venezia si può mettere l'orologio vero?", scrive postando una sua foto dal red carpet mentre sfoggia un lussuoso Bulgari, taggando il brand e avvisando del post "promozionale" con l'hashtag #adv. Il 21enne già renziano rilancia e ringrazia lo "spot" dell'attore sui social. 

 

Torna poi a parlare Barbara Collevecchio, la psicologa diventata nelle ultime ore trend topic su Twitter per il tweet sull’orologio. "Io sono sconvolta. Sotto choc. Nelle ultime 24 ore ho ricevuto su Twitter una valanga di insulti. Sono stata diffamata, mi hanno segnalato persino all’Ordine degli psicologi e qualcuno chiede pure il mio licenziamento. Mai vista nulla di simile. La cosa più grave è sentirmi accusare di bullismo nei confronti di un ragazzino, quando io lavoro da anni con i giovanissimi e combatto il bullismo. È stato Calenda che l’ha fatto diventare un caso nazionale per pubblicizzare il suo candidato. Ha fatto tutto Calenda", dice la psicologa.

 

Tutto è nato con il tweet: "Bisognerebbe educare i giovani ai valori genuini, non ad indossare Rolex e vestirsi da giovani vecchi wannabe renziani", definito "aberrante" da Calenda che ha scatenato la guerra tra radical chic anti-ricchi, "comunisti col Rolex" e via dicendo. nel solito delirio della sinistra italiana. 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Alessandro Borghi (@alessandro.borghi)

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