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È passato ieri fuori concorso sul Lido un film originale e poetico firmato dal regista russo Victor Kossakovsky che capovolge di continuo la visione del mondo con lunghe riprese ruotate di 180 gradi diagonali.

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LeGiornate degli Autori, curate da Giorgio Gosetti, partono invece con l'esordio da sceneggiatore e protagonista di Erri De Luca nel corto «Di là dal vetro» di Andrea Di Bari: con il documentario di Frederick Wiseman, «Crazy Horse» sul noto locale parigino; con la passione hot in «Love and bruises» di Lou Ye e «Ruggine» di Daniele Gaglianone, con Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino. Il noir (da domani nelle sale distribuito da Fandango) tocca un tema scomodo come la pedofilia. La pellicola tratta dal romanzo omonimo di Stefano Massaron, ha per protagonisti un gruppo di bambini nella periferia di una città del nord-est degli anni '70, che scopre dietro l'apparenza del dottor Boldrini, stimato medico di quartiere (Filippo Timi) un orco colpevole della scomparsa di varie bambine. «Parlo di un gruppo di bambini che combattono contro l'orco che li vuole mangiare. Il male forse vince comunque perchè gli basta apparire, è come la guerra, porta in ogni caso distruzione. Questo è anche un film sul potere e sul rapporto che si ha con il potere, su quello che scegliamo di non vedere», ha detto ieri il regista.

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