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Gaza, scatta la "tregua tattica" di Israele: cosa vuol dire. Entrano gli aiuti umanitari

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Il governo israeliano, sotto la pressione internazionale, ha disposto la ripresa degli aiuti e annunciato una tregua umanitaria oggi a Gaza per consentirne la distribuzione.  Le Forze di difesa israeliane (Idf) attraverso un messaggio pubblicati nella notte su Telegram hanno annunciato di aver "effettuato un lancio di aiuti umanitari nell'ambito degli sforzi in corso per consentire e facilitare l'ingresso degli aiuti nella Striscia di Gaza". "Il lancio, effettuato in coordinamento con le organizzazioni internazionali e guidato dal Coordinamento delle attività governative nei territori (Cogat), ha compreso sette pacchi di aiuti contenenti farina, zucchero e cibo in scatola". In un messaggio successivo le Forze di difesa israeliane hanno quindi spiegato che "in conformità con le direttive dell'establishment politico e nell'ambito dell'impegno costante dell'Idf, guidato dal Cogat, per aumentare l'entità degli aiuti umanitari in arrivo nella Striscia di Gaza, verrà attuata una tregua tattica locale delle attività militari per scopi umanitari dalle 10 alle 20, a partire da oggi. La pausa inizierà nelle aree in cui le Idf non operano: Al-Mawasi, Deir al-Balah e Gaza City, ogni giorno fino a nuovo avviso.  Questa decisione è stata coordinata con l'Onu e le organizzazioni internazionali a seguito di discussioni in merito".

 

"Inoltre - si legge ancora nel post -, dalle ore 06 alle ore 23 saranno istituiti percorsi sicuri designati per consentire il passaggio sicuro dei convogli delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie che consegnano e distribuiscono cibo e medicine alla popolazione in tutta la Striscia di Gaza. L'Idf continuerà a sostenere gli sforzi umanitari parallelamente alle manovre e alle operazioni offensive in corso contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, al fine di proteggere i civili israeliani. L'Idf è pronta ad ampliare la portata di questa attività, se necessario", conclude il messaggio.

Intanto camion carichi di aiuti umanitari hanno iniziato a entrare nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, al confine con l'Egitto, approfittando della "pausa tattica" annunciata da Israele in alcune aree del territorio. Lo riferisce il media egiziano Al-Qahera News, vicino al governo del Cairo, che ha diffuso le immagini dei convogli in transito nella zona di frontiera. La tregua parziale, attiva quotidianamente in alcune aree dove l'esercito israeliano non è operativo, ha lo scopo di facilitare il passaggio di aiuti umanitari verso la popolazione civile.

Tuttavia viene denunciato che almeno 16 palestinesi sono stati uccisi in una serie di attacchi aerei israeliani su Gaza, secondo quanto riferito da fonti mediche locali. Un raid ha colpito una tenda che ospitava una famiglia sfollata nell'area di Asdaa, provocando la morte di almeno nove persone, tra cui un padre con i suoi due figli e un altro padre con il figlio, ha dichiarato l'ospedale Nasser. Altri quattro civili sono rimasti uccisi in un bombardamento su un appartamento a Gaza City, mentre quattro sono rimasti feriti, secondo il servizio ambulanze locale. A Deir al Balah, infine, un altro attacco ha causato la morte di una coppia e di una donna, ha reso noto l'ospedale al Aqsa Martyrs. Al momento, le forze israeliane non hanno rilasciato commenti sugli attacchi. Nel complesso sarebbero 38 i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dal fuoco delle forze israeliane dall'alba: 24 di loro erano in attesa di aiuti umanitari. Lo riferisce Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere.

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