
Siria, le violenze esplose preoccupano Mosca. Peskov: "Bisogna eliminarle"

Le violenze esplose in Siria preoccupano la Federazione Russa e la questione va affrontata urgentemente. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante una conferenza stampa. "Per quanto riguarda la situazione in Siria, ci sono manifestazioni di violenza che non possono non preoccuparci profondamente. Questa preoccupazione è condivisa da molti Paesi del mondo e dalle organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite", ha detto. "Riteniamo che sia urgente affrontare la questione e, soprattutto, fare in modo che queste manifestazioni di violenza vengano eliminate al più presto", ha aggiunto Peskov parlando con i giornalisti.
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Il ministero della Difesa siriano, intanto, ha annunciato la fine delle operazioni militari sulla costa occidentale del Paese. "In adempimento della promessa fatta al nostro onorevole popolo con l’avvio della seconda fase delle operazioni, annunciamo il successo delle nostre forze, grazie a Dio e poi alla determinazione dei nostri uomini, nel raggiungere tutti gli obiettivi prefissati per questa fase", si legge in un comunicato.
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L’annuncio arriva dopo che negli scorsi giorni le operazioni delle forze governative hanno avuto violenti scontri con uomini armati fedeli al regime dell’ex presidente siriano Bashar al Assad, deposto l’8 dicembre scorso. Secondo i media internazionali, i combattimenti sono sfociati in una violenta escalation che ha colpito anche centinaia di civili alawiti disarmati, considerati vicini all’ex presidente perché parte della stessa minoranza religiosa.
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