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Usa, Hegseth a capo del Pentagono per un soffio. Il voto decisivo

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Il Senato degli Stati Uniti d’America ha confermato di misura l’ex conduttore di Fox News Pete Hegseth come capo del Pentagono, nonostante le accuse di abuso di alcol, molestie sessuali e altri timori sulla sua capacità di guidare l’esercito più potente del mondo. Tre senatori repubblicani hanno votato contro la scelta di Donald Trump come segretario della Difesa, con un pareggio 50-50 che ha costretto JD Vance, il nuovo vice-presidente, a esprimere il voto decisivo. Il risultato ha evidenziato le preoccupazioni su Hegseth, che assumerà la guida del Pentagono mentre la guerra infuria in Ucraina, il Medio Oriente è instabile nonostante i cessate il fuoco in Libano e a Gaza e Trump sta ampliando il ruolo dell’esercito nella sicurezza al confine tra Stati Uniti e Messico. Poco dopo la sua conferma, Trump ha scritto sulla sua piattaforma Social Truth: «Congratulazioni a Pete Hegseth. Sarà un grande Segretario della Difesa!».

 

 

Raramente un candidato al Gabinetto ha dovuto affrontare preoccupazioni così ampie riguardo alla sua esperienza e al suo comportamento come Hegseth, in particolare per un ruolo di così alto profilo al vertice dell'esercito americano. Hegseth, veterano di guerra, ha promesso di portare una “cultura del guerriero”, e ora si completa la schiera dei principali funzionari per la sicurezza nazionale del presidente Trump. I segretari alla Difesa di solito ottengono un sostegno bipartisan più ampio. Lo stesso Hegseth era presente al Campidoglio con la sua famiglia. Trump sulla vicenda ha anche dichiarato di non preoccuparsi del dissenso del senatore Mitch McConnell, l'influente ex leader repubblicano, che si è unito ad altri due repubblicani, la senatrice Lisa Murkowski dell'Alaska e la senatrice Susan Collins del Maine, nel votare contro Hegseth, perché la "cosa importante è vincere".

 

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