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Israele, la Pasqua ebraica e poi la risposta all'Iran. Tutto sull'attacco

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Israele non attaccherà l’Iran prima della Pasqua ebraica. A svelarlo all’emittente americana ABC è stata una fonte Usa. Il calendario di quest’anno del «Pesach», la Pasqua ebraica appunto, prevede che cominci la sera del 22 aprile per concludersi il 30 del mese. Secondo la fonte citata, però, anche questa informazione è dipendente dallo sviluppo della situazione sul terreno: la stessa gola profonda parla di uno stato di massima allerta in Iran per il rischio di un attacco.

 

 

Nel frattempo arriva un retroscena sugli equilibri in questo momento di guerra. Israele ha infatti avviato, quindi interrotto i preparativi per l’attacco di rappresaglia contro l’Iran in almeno due occasioni nelle notti della scorsa settimana. Da quando Teheran ha attaccato Israele con oltre 300 droni e missili nella notte tra sabato e domenica, Tel Aviv ha valutato come e quando rispondere all’attacco, nel corso di successive riunioni del gabinetto di guerra domenica, lunedì e martedì tra il primo ministro Benjamin Netanyahu, l’ex capo di stato maggiore Benny Gantz e il ministro della Difesa Yoav Gallant. Il gabinetto di guerra israeliano ha valutato una serie di risposte, dall’attacco ai ’proxy’ iraniani nella regione, ma non sul suolo iraniano, a un potenziale attacco informatico. Ma ora è stato preso del tempo.

 

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