Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Iran ora minaccia l'atomica: "Armi mai usate prima". Ed entra in campo la Cina

  • a
  • a
  • a

Il mondo è col fiato sospeso per il rischio di una escalation ulteriore del conflitto in Medio Oriente con l'attesa risposta di Israele all'Irana e quest'ultimo che allude all'arma atomica. Il rappresentante del Comitato per la Sicurezza Nazionale del Parlamento iraniano, Abolfazl Amouei, ha dichiarato che se Israele dovesse rispondere all’attacco di droni e missili dell’Iran, il Paese è "pronto a usare un’arma che non abbiamo mai usato", riporta Iran International. Nella stessa dichiarazione, Amouei ha affermato che Israele dovrebbe considerare i suoi prossimi passi e "agire con saggezza".

 

Dal canto suo Israele ha rassicurato i Paesi arabi alleati nella regione - come Egitto, Giordania e Stati del Golfo - che la sua risposta all’attacco iraniano non li metterà in pericolo. È quanto ha riferito l’emittente pubblica Kan, secondo la quale lo Stato ebraico ha fatto presente che la sua risposta, quando arriverà, sarà condotta in modo tale che la Repubblica islamica non potrà coinvolgerli. Qualche dettaglio in più arriva dagli Stati Uniti, i quali ritengono che la risposta di Israele all’attacco iraniano sarà probabilmente limitata e non si concentrerà direttamente sul territorio della Repubblica islamica ma su uno dei suoi gruppi alleati in Siria o Libano. Lo ha riferito l’emittente Nbc citando quattro funzionari americani. Secondo questi ultimi, la mancanza di gravi danni causati da Teheran potrebbe indurre lo Stato ebraico a cercare una risposta meno aggressiva. Ieri il gabinetto di guerra israeliano avrebbe deciso di rispondere "chiaramente e con forza" all’attacco iraniano senza però scatenare una guerra regionale, o che distrugga la coalizione internazionale che ha aiutato lo Stato ebraico a difendersi.

 

Intanto Teheran parla con il Dragone. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il suo omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, hanno avuto dei colloqui telefonici. Il rappresentante iraniano "ha informato Wang sulla posizione dell’Iran sull’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, affermando che il Consiglio di sicurezza dell’Onu non ha dato la risposta necessaria a questo attacco e che l’Iran ha il diritto all’autodifesa in risposta alla violazione della sua sovranità. Sottolineando che l’attuale situazione regionale è molto delicata", riporta l’agenzia di stampa Xinhua. Il ministro iraniano assicura che Teheran vuole "dar prova di moderazione e non ha intenzione di aggravare ulteriormente la situazione" e lancia messaggi di cooperazione con la Cina. 

Dai blog