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Ucraina, attacco con i droni sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Danni al reattore

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Ad un passo dal baratro atomico. L’involucro del reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, è stato danneggiato dai droni lanciati nelle scorse ore nella guerra tra Russia e Ucraina. Il terribile annuncio è stato dato dal direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, che ha parlato di «almeno tre colpi contro il reattore» e di «grave incidente che ha messo in pericolo la sicurezza nucleare». L’attacco alla centrale, si legge in una nota dell’Aiea, rappresenta infatti una chiara violazione dei cinque principi fondamentali per la protezione dell’impianto illustrati da Grossi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel maggio dello scorso anno. 

 

 

Su X, l’Aiea ha comunque sottolineato che il danno all’impianto controllato dalla Russia «non ha compromesso la sicurezza nucleare». In ogni caso «si tratta di una grave escalation dei rischi per la sicurezza nucleare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia deve affrontare. Tali attacchi sconsiderati aumentano significativamente il rischio di un grave incidente nucleare e devono cessare immediatamente», il resto delle parole Grossi in una nota. La Russia nega di essere responsabile dell’attacco e accusa l’Ucraina, di aver effettuato il raid con droni militari, che hanno colpito anche la cupola della sesta unità di potenza dell'impianto. Secondo le autorità della centrale, non ci sono stati danni o vittime e i livelli di radiazioni nell'impianto erano a livelli normali dopo gli attacchi. Ma anche Kiev nega di essere responsabile.

 

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