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Ucraina, l'allarme di Antonio Tajani: "Evitate un'altra Chernobyl"

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Centrale nucleare di Zaporizhzhia, Tajani lancia l'allarme. «Bisogna cercare di creare una zona franca attorno a Zaporizhzhia. La centrale nucleare rappresenta un’opportunità ma anche un rischio. È bene che le forze in campo non combattano attorno o dentro la centrale perché dobbiamo evitare un’altra Chernobyl. Speriamo prevalga sempre il buon senso». Così il ministro degli esteri, Antonio Tajani, a margine di un incontro elettorale a Matera.

 

 

 

Ma da dove nasce Una serie di attacchi nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia riaprono il rischio di un incidente nucleare. «Tre persone sono state uccise e tre ferite nel distretto Pologivskyi» di Zaporizhzhia, ha scritto sui social media il governatore della regione Ivan Federov, mentre altre sei persone sono rimaste ferite a seguito di un altro attacco missilistico russo che ha colpito un impianto industriale nella città meridionale dell’Ucraina, ha aggiunto il governatore. Un altro drone è stato abbattuto sul tetto del reattore numero sei della centrale nucleare. Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha condannato l’attacco di un drone su uno dei sei reattori nucleari della centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dalla Russia, in Ucraina. «Questo non può accadere», ha scritto il direttore generale Rafael Grossi in un post sui social media, aggiungendo: «Nessuno può trarre vantaggio o ottenere alcun vantaggio militare o politico dagli attacchi contro gli impianti nucleari. Questo non è possibile. Il Cremlino continua ad incolpare l’Ucraina per gli attacchi alla centrale, definendoli »molto pericolosi«, ma un alto ufficiale dell’intelligence ucraina ha negato il coinvolgimento di Kiev. »Bisogna creare una zona franca attorno a Zaporizhzhia, la centrale nucleare rappresenta un’opportunità, ma anche un rischio. È bene che le forze in campo non combattano attorno o dentro alla centrale, bisogna evitare un’altra Chernobyl, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Nelle ultime settimane la Russia ha colpito fino all’80% delle centrali elettriche convenzionali e la metà delle centrali idroelettriche dell’Ucraina, negli attacchi più pesanti dall’inizio della guerra, secondo il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko. «Fino all’80% della produzione termica è stata attaccata. Più della metà della produzione idroelettrica e un gran numero di sottostazioni», ha detto Galushchenko ai giornalisti a Kiev. «Questo è il più grande attacco al settore energetico dell’Ucraina» dall’inizio della guerra, ha detto il ministro ucraino, aggiungendo che sospetta che la Russia abbia modificato le proprie armi per utilizzare ora droni e missili esplosivi in stile iraniano che causano più danni ad ogni attacco. E mentre il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov vola in missione a Pechino, Kiev continua a lanciare un appello agli alleati affinchè continuino a sostenere militarmente l’Ucraina. «Stanno finendo le scorte di missili per contrastare gli attacchi dal cielo dei caccia russi, compreso le micidiali bombe a guida laser», è la richiesta ucraina che continua a sperare nell’aiuto degli alleati e conta sui 60 miliardi di dollari di aiuti ancora congelati dal Congresso americano. Ma il Washington Post rivela un presunto piano segreto di Donald Trump per porre fine al conflitto se fosse rieletto alla Casa Bianca: Kiev, secondo il piano Trump, dovrebbe cedere la Crimea e l’intero Donbass a Mosca, rivela il giornale. Prospettiva inquietante per Kiev.

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