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Gaza, Israele ha già tutto pronto: quando scatterà l'operazione a Rafah

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Israele si sta preparando per l’operazione di terra Rafah, che avverrà dopo l’Eid al-Fitr, la festa di tre giorni che segue il Ramadan e termina intorno alla metà di aprile, o al più tardi all’inizio di maggio, secondo fonti egiziane, che avrebbe appreso la notizia da funzionari dell’Idf, citate dal quotidiano pro-Hezbollah Al-Akhbar. L’operazione di terra all’interno dell’ultimo bastione di Hamas nella Striscia di Gaza durerebbe dalle quattro alle otto settimane, dicono i ben informati, e sarebbe accompagnata dall’evacuazione della popolazione civile rifugiata a Rafah, che ammonta a circa 1,5 milioni di persone, verso il centro della Striscia lungo percorsi specifici e in orari specifici, annunciati in anticipo ai civili in ciascuna zona di Rafah.

 

 

L’evacuazione di massa verrebbe monitorata da terra e dall’aria per garantire che nessun combattente di Hamas od ostaggio israeliano sia nascosto tra i civili di Gaza, dicono i funzionari egiziani. Da parte sua, il Cairo esprime profonda preoccupazione per un’operazione dell’Idf nella zona di Rafah, sottolineando che potrebbe portare ad un’ulteriore escalation non solo a Gaza, ma nell’intera regione, secondo l'analisi di Al-Akhbar. Israele ha promesso di avvisare in anticipo gli egiziani di un’incursione dell’Idf nel corridoio di Filadelfia, che corre a ovest di Rafah lungo il confine tra Gaza e l’Egitto. Nonostante la pressione degli Usa e del resto della comunità internazionale la strade sembra tracciata, con pesanti scontri a Rafah.

 

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