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Mar Rosso, Italia bersaglio degli Houthi? "Se fermassero un altro attacco..."

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L’Italia è o sarà un obiettivo delle operazioni militari degli Houthi? "Vediamo gli sviluppi e poi decideremo". Lo ha affermato in un’intervista all’Adnkronos il vice capo dell’Autorità per i media degli Ansar Allah (Houthi) e presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di stampa Saba, Nasr al-Din Amer, rispondendo alla domanda se il fatto che l’Italia abbia il comando operativo della missione difensiva europea Aspides la renda un bersaglio per i miliziani dello Yemen. Amer ha messo in guardia dal ripetere un’operazione analoga a quella con cui nei giorni scorsi la Caio Duilio ha abbattuto un drone lanciato dagli Houthi. "Se l’Italia fermasse di nuovo un nostro attacco significherebbe un suo maggiore coinvolgimento nella guerra contro di noi", ha precisato.

 

 

"Non è vero, non abbiamo attaccato alcuna nave italiana. Sarebbe meglio evitare informazioni sospette e imprecise. Non vogliamo prendere di mira l’Italia o altri Paesi. Il nostro obiettivo sono le navi americane, britanniche e israeliane e quelle dirette verso l’entità sionista", ha scandito Amer, per poi tornare sull'operazione condotta dal cacciatorpediniere italiano: "Non sarebbe dovuto accadere. Non abbiamo deciso di prendere di mira le navi dell’Italia, ma il fatto che abbia fermato la nostra operazione è inaccettabile". Secondo il volto mediatico degli Houthi, "mettersi a protezione delle navi israeliane e americane" espone l’Italia a rischi e, in particolare, "minaccia la sicurezza delle sue navi in ​​futuro". Il gruppo dei ribelli yemeniti sta continuando ad attaccare le navi occidentali e a mettere a repentaglio gli equilibri dei commerci. "Non ci sono pericoli nel Mar Rosso, tranne per il fatto che è stato militarizzato da America e Gran Bretagna", ha commentato Amer. 

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