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Armi nucleari tattiche in Bielorussia: ora la minaccia alla Nato è reale

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Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha annunciato che la Russia ha completato le spedizioni di armi nucleari tattiche al suo Paese. Un’iniziativa che ha sollevato forti preoccupazioni nella vicina Polonia e in altre zone dell’area. Durante una riunione a San Pietroburgo, Lukashenko ha fatto sapere che le spedizioni sono state completate a ottobre, ma non ha fornito dettagli sul numero di armi inviate o su dove siano state dispiegate. Le armi nucleari tattiche, destinate all’uso sul campo di battaglia, hanno un raggio d’azione breve e un rendimento basso rispetto alle testate nucleari molto più potenti montate su missili a lungo raggio. La Russia ha dichiarato che manterrà il controllo su quelle inviate alla Bielorussia. 

 

 

Lukashenko ha affermato che ospitare armi nucleari russe nel suo Paese ha lo scopo di scoraggiare un’aggressione da parte della Polonia, membro della Nato. La Polonia sta offrendo alla vicina Ucraina sostegno militare, umanitario e politico nella sua lotta contro l’invasione russa e partecipa alle sanzioni internazionali contro Russia e Bielorussia. Truppe russe basate in Bielorussia hanno invaso l’Ucraina dal nord nei primi giorni di guerra, ma non si sa se le forze bielorusse abbiano partecipato all’incursione o meno. Il clima è sempre più teso.

 

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