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Ucraina in Ue, Orban traccia le sue linee rosse: "75 occasioni per fermare tutto"

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L’Ungheria «non ricatta nessuno» e «non vuole uscire dall’Unione europea». Balazs Orban, direttore politico del primo ministro ungherese Viktor Orban, fa il punto della situazione a margine dei lavori del Consiglio europeo, dopo la lunga notte di trattative sulla revisione del quadro finanziario pluriennale, finite in una fase di stallo a causa del muro eretto da Budapest, che chiede che i soldi per il sostegno all’Ucraina siano stanziati fuori dal bilancio Ue. Una richiesta ribadita ancora oggi da Orban.

 

«La nostra posizione è che non c’è bisogno di modificare il budget. Se vogliono modificare il budget, allora devono prendere in considerazione quello che l’Ungheria vuole. Abbiamo due linee rosse: i 50 miliardi di budget per l’Ucraina; la modifica del budget in cui si parla della compensazione per l’aumento dei tassi di interesse», ha spiegato lo spin doctor omonimo di  Orban. «Siamo pronti ad aprire il negoziato» se le condizioni dell’Ungheria saranno accolte, ha inoltre sottolineato Balazs Orban.

 

 «Sono in 26, e io sono solo», ha detto il premier ungherese Viktor Orban attraverso la radio pubblica magiara, per non aver posto il veto all’avvio dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’Ue nel Consiglio Europeo ieri. «Vogliono dare all’Ucraina attraverso questa decisione l’incoraggiamento necessario per continuare la guerra, e mi hanno chiesto di non ostacolarli in questo», ha aggiunto Orban. «Ma la loro argomentazione decisiva è stata che l’Ungheria non perde nulla - ha continuato - se non vogliamo che l’Ucraina diventi membro dell’Unione Europea, allora il Parlamento ungherese la boccerà. E finché la questione non arriva ai Parlamenti, sarà un processo molto, molto lungo e, per come hanno contato loro e per come ho contato io, ci sono circa 75 occasioni in cui il governo ungherese potrà fermare questo processo. Hanno detto che, se durante i negoziati c’è qualcosa che danneggia gli interessi dell’Ungheria, posso interromperlo. Più tardi potremo fermare questo processo, se necessario tireremo il freno a mano», ha concluso. 

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