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Razzi dal Libano, Israele risponde. Hezbollah nel conflitto: il report da brividi

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Il fonte nord si infiamma. Nuovo scontri tra Israele e il Libano mentre gli analisti sottolineano come il coinvolgimento di Hezbollah, la milizia sciita libanese talvolta definita il "fratello maggiore di Hamas", possa rappresentare un detonatore dell'escalation bellica nella regione. sono tornate a suonare le sirene di allarme nel nord di Israele, nella città di Nahariya e in diverse località sul confine con il Libano. Oggi Due missili anticarro Kornet sono stati lanciati dal Libano verso l’insediamento israeliano di al-Manara e Israele ha risposto con il fuoco di artiglieria alla periferia di Mees Al-Jabal, sul lato libanese del confine. Lo riferisce l’agenzia statale libanese. Diverse città sul lato occidentale del confine sono state bombardate all’alba di oggi. Non sono stati segnalati feriti negli attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Naqoura, nel sud del Libano, ha aggiunto l’agenzia. Le forze di difesa israeliane confermano che "diversi missili anticarro sono stati lanciati dal Libano verso Israele" e aggiungono che sono stati lanciati 9 i razzi quattro dei quali sono stati intercettati. "Le nostre forze hanno risposto al fuoco", aggiunge l’IDF aggiungendo che è stata colpita una cellula terroristica con un attacco di droni e sono state colpite "le infrastrutture terroristiche di Hezbollah utilizzando il fuoco dei carri armati".

 

Nuove tensioni che hanno spinto l’ambasciata degli Stati Uniti a Beirut ha esortare i connazionale a lasciare il Libano "il prima possibile", nel timore evidentemente che la guerra tra Israele e Hamas si allarghi alla regione. L’ambasciata ha invitato i connazionali ad andarsene mentre ancora ci sono i voli; e sollecitato chi invece deciderà diversamente a prepararsi a "situazioni di emergenza". Una lunga e approfondita analisi de El Pais spiega infatti che "le possibili vie di propagazione dell'incendio", ossia l'allargamento della guerra, "sono chiare. La principale è l'ingresso nel conflitto di Hezbollah, un partito-milizia libanese con una forza militare di gran lunga superiore a quella di Hamas e con stretti legami con l'Iran".

 

Il quotidiano spagnolo sottolinea che "la mezzaluna che collega il Libano meridionale e Teheran comprende altri punti di rischio, come le milizie presenti in Siria e in Iraq, che includono membri dello stesso Hezbollah, la Guardia rivoluzionaria iraniana o gruppi combattenti con truppe provenienti dall'Afghanistan o dal Pakistan". Altre possibili fonti di un'escalation sono, "lo scoppio di violente proteste in Cisgiordania, con la possibile destabilizzazione dell'Autorità palestinese" e "un rinnovato impulso ad azioni terroristiche".

Tornando a Hezbollah e alla sua potenza di fuoco, viene riportato che la milizia sciita "possiede diverse centinaia di missili ad alta precisione, circa 5.000 missili con una gittata superiore ai 200 chilometri (con il Fateh-110 in grado di raggiungere i 300 chilometri), circa 65.000 razzi con una gittata fino a 45 chilometri e missili con una gittata inferiore ai 200 chilometri, e circa 2.000 droni". Un intervento diretto nel conflitto porterebbe a conseguenze preoccupanti. 

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