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Ucraina, Nathalie Tocci: il vero rischio della minaccia nucleare, scenari inediti

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Si torna a parlare di guerra atomica: la Russia secondo il New York Times starebbe lavorando ai test del missile nucleare Burevestnik. A commentare la situazione e i possibili scenari nel corso de L'ari ache tira su La7 è Nathalie Tocci, direttrice dell'Istituto Affari Internazionali di Roma. C'è da preoccuparsi davvero per una svolta atomica del conflitto in Ucraina? "Quando si nomina il nucleare immediatamente il campanello deve iniziare a suonare forte e chiaro, detto questo se poi la domanda è: c'è effettivamente il rischio che la guerra in Ucraina sfoci in una dimensione nucleare, non a parole ma nei fatti?", spiega la politologa. "Ho sempre sostenuto e continuo a farlo che questo non è il rischio maggiore", averte Tocci. 

 

Insomma, "il reale rischio del nucleare collegato all'invasione russa dell'Ucraina non è tanto" l'uso dell'arma atomica "in questa guerra ma il fatto che la minaccia del nucleare porti a una reazione politica da parte di chi invece sostiene l'Ucraina". A cosa si riferisce l'analista? L'effetto collaterale della minaccia nucleare è quello che si possa sfaldare il fronte pro-Kiev. Ma ce ne è un altro, molto preoccupante: "Di fatto diventa una grandissima luce verde a qualunque altro paese che pensa o spera di poter risolvere un conflitto semplicemente con l'arma nucleare", commenta Tocci, che conclude: "La vera minaccia è al regime di non proliferazione non tanto l'utilizzo del nucleare in questa guerra".

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