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Tunisia, slitta ancora l'accordo sui migranti. “Non cederemo”, gelo con l'Ue

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Nuova grana per l’accordo tra l’Unione europea e la Tunisia. Il presidente tunisino Kais Saied ha chiesto alla Commissione europea di rinviare «ad una data successiva da concordarsi tra le due parti» una visita a Tunisi di una delegazione dell’esecutivo di Bruxelles, fissata dopo che la settimana scorsa la Commissione aveva annunciato lo sblocco di 127 milioni di euro destinati al paese nordafricano. Già il 14 settembre scorso, il governo tunisino aveva negato l’ingresso nel Paese a una delegazione dell’Europarlamento. 

 

 

La visita della delegazione della Commissione europea, per parlare dell’attuazione del memorandum Tunisia-Ue, un piano volto a fermare le partenze dei migranti, era in programma per la fine della settimana. Nel comunicato non vengono precisate le ragioni della richiesta di rinvio, ma i media tunisini notano che Saied ha comunicato la decisione durante una riunione del Consiglio di sicurezza, nel corso della quale ha ribadito di «non voler cedere la neanche la minima parte di sovranità nazionale», sottolineando che si dovrà fare affidamento sulle proprie risorse per finanziare il bilancio dello Stato. Una brutta gatta da pelare per Bruxelles e un rallentamento che inguaia sempre di più l’Italia, alle prese con migliaia di sbarchi dall’Africa.

 

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