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Marocco, più di 2000 vittime. Villaggi in frantumi e accampamenti improvvisati

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Si aggrava ancora il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito il Marocco nella notte tra venerdì e sabato. Un nuovo rapporto reso noto dalle autorità parla di 2.122 morti e 2.421 feriti. Lo riporta Medias24. In particolare sono 1.351 i morti nella provincia di Al Haouz, 492 nella provincia di Taroudant, 201 in quella di Chichaoua e 17 nella prefettura di Marrakech. "I medici in Marocco stanno lavorando da 36 ore consecutive". È quanto racconta Michel-Olivier Lacharité, responsabile per le urgenze di Medici senza frontiere (Msf), che ha inviato una squadra nelle zone terremotate. "Stiamo capendo come possiamo aiutare in questa situazione", ha aggiunto Lacharité. L’équipe di Msf si trova attualmente ad Amizmiz, vicino all’epicentro del sisma che ha colpito il Paese e sta valutando i bisogni della popolazione. Salvare le persone "sepolte sotto le macerie in questo momento è una corsa contro il tempo", ha affermato Caroline Holt, responsabile globale delle operazioni della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, come riporta Al Jazeera. "Non credo che si conosca ancora il quadro completo dell’entità dei feriti, del numero di morti e di sopravvissuti", ha aggiunto. Intanto in rete iniziano a circolare le prime immagini del territorio marocchino devastato. In particolar modo, in questo video è possibile notare come le case siano andate in frantumi. La popolazione si accampa come può, provando a superare il terrore della possibilità di nuove scosse. 

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