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Prigozhin, l'ultimo mistero: "Due falsi acquirenti sul jet prima del decollo"

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Una visita sospetta in aeroporto da parte di due uomini e un sopralluogo all'aereo in cui avrebbe viaggiato di lì a poco Yevgeny Prigozhin, il capo di Wagner presumibilmente morto nella caduta del jet su cui viaggiavano anche il suo vice in comando nel gruppo Wagner e altre otto persone. È questa l'ultima indiscrezione sulla fine dell'ex cuoco di Putin, che due mesi fa aveva guidato la rivolta contro i vertici militari russi. 

 

A parlare della vicenda è il quotidiano della capitale russa Moskovskij Komsomolets secondo cui due presunti potenziali acquirenti dell’aereo di Prigozhin si sarebbero presentati poco prima del decollo fatale per una ispezione del velivolo durata un’ora. I due avrebbero detto di lavorare per la compagnia aerea russa RusJet. Uno dei due non aveva un passaporto russo ed entrambi, è venuto fuori in seguito, non lavoravano per il vettore aereo come invece asserito.

 

Informazioni tutte da verificare che aggiungono nuove ombre al mistero dell'incidente aereo che, in base alle varie indiscrezioni riportate dai media internazionali, potrebbe essere stato causato da una bomba a bordo del velivolo o all'interno del carrello, oppure da un missile "leggero" terra-aria. A ipotizzare, tra gli altri, questa dinamica è stato per esempio il giornalista Fausto Biloslavo, secondo cui un ordigno sul jet avrebbe provocato l'esplosione della cabina e non la sola distruzione di un'ala, come si vede nei video della tragedia. 

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