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Russia, lo sfregio all'Ucraina: come chiama i nuovi super-sottomarini

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Sei nuovi sottomarini a propulsione convenzionale hunter/killer classe 636.3, detta “Kilo migliorata” nel mondo occidentale, verranno fatti costruire dalla Russia. La Voenno-Morskoj Flot, la marina militare russa, ha firmato un contratto con la United Shipbuilding Corporation, colosso di Stato che raccoglie la maggior parte dei cantieri navali russi. Il motivo? I sommergibili della Flotta del Mar Nero hanno un ruolo centrale nelle operazioni belliche in quanto piattaforme di lancio di missili e potrebbero essere dei mezzi strategici utili nel conflitto che ha messo in ginocchio l'Ucraina. 

 

 

La scelta della Vmf di far costruire sei nuovi mezzi potenti è strettamente legata alla guerra in atto in Ucraina. La notizia è stata diffusa dal Barents Observer, un quotidiano online norvegese che pubblica notizie e contenuti editoriali sulla regione di Barents. Qual è il valore strategico del futuro ingresso in servizio di questi battelli nella flotta settentrionale? Come è noto, sin dalle primissime fasi della guerra, il Cremlino ha deciso di affidare alla fanteria marina operazioni militari rilevanti nel piano geopolitico russo. Questi sottomarini, infatti, difendono i mari artici e sono un elemento della triade nucleare di Mosca, ovvero della sua capacità di deterrenza atomica.

 

 

La decisione di avere a disposizione questi nuovi mezzi subacquei corrisponde alla volontà della Russia di avere un ruolo attivo sulla frontiera artica dove Mosca sta ricominciando a militarizzare e sviluppare il vasto territorio che si affaccia sul Polo Nord per la sicurezza della propria capacità di deterrenza nucleare, per il controllo delle nuove rotte di navigazione e per motivi di rivendicazione territoriale sulla piattaforma continentale artica. Un dettaglio, poi, catalizza l'attenzione dell'opinione pubblica: stando a quanto riportato dal quotidiano, infatti, questi natanti riceveranno i nomi di territori ucraini occupati.

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