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Sottomarino Titan, riemerge l'intervista del Ceo di OceanGate: "Quel fulmine distruttore..."

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La storia del Titan, il sottomarino scomparso nelle acque dell'Oceano Atlantico e di cui poi sono stati ritrovati i pezzi sul fondale, sta catalizzando l'attenzione del mondo intero. Giorno dopo giorno, nella ricostruzione delle dinamiche che hanno portato il natante all'implosione, si aggiungono tasselli che cambiano ogni prospettiva precedentemente prefigurata. In queste ore è emerso un nuovo video del Ceo di OceanGate. Nel filmato che risale al 2020, Stockton Rush sosteneva che il sommergibile, che poi ha provocato la sua morte e quella di altri, era stato "gravemente danneggiato da un fulmine durante un'immersione di prova".

 

 

Secondo quanto riporta The Insider, nel 2018 Rush, che poi ha pilotato il sommergibile quando è imploso in rotta verso il Titanic, aveva rilasciato un'intervista alla società tecnologica sottomarina Teledyne Marine e ammesso verità prima celate. "Un colpo diretto alla fibra di carbonio probabilmente ci avrebbe fatto fuori completamente", aveva raccontato nell'intervista, poi cancellata, che però è stata diffusa su YouTube.

 

 

In un post del 16 maggio 2018, sul suo account ufficiale, OceanGate ha scritto che il Titan era stato sottoposto a test "in acque profonde un mese prima vicino a Marsh Harbour alle Bahamas". In quell'occasione, però, l'elettronica del sottomarino avrebbe "subìto danni da fulmine". "Questi danni hanno interessato oltre il 70% dei suoi sistemi interni. In combinazione con condizioni insolitamente tempestose e ventose alle Bahamas, il team non è stato in grado di completare la prima immersione di 4000 metri almeno 45 giorni prima della Titanic Survey Expedition", si legge sul post. Rush, sebbene fosse rimasto deluso dai risultati, aveva quindi aggiunto: "Non siamo disposti a interrompere il processo di test a causa di una tempistica ridotta. Siamo impegnati al 100% per la sicurezza e vogliamo testare completamente il sottomarino e convalidare tutte le procedure operative e di emergenza prima di lanciare qualsiasi spedizione". 

 

 

L'indiscrezione che più fa indignare l'opinione pubblica, però, riguarda il modo attraverso cui la compagnia avrebbe risolto il problema. Stando a quanto ammesso da Rush, infatti, OceanGate avrebbe sostituito rapidamente le parti difettose del sottomarino.  "Continuiamo ad avere problemi su connettori, penetratori, cablaggi. I fulmini possono fare cose strane. Ciò ha rallentato i nostri test e alla fine abbiamo dovuto annullarlo": così si conclude l'intervista del Ceo. 

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