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Amazon nei guai negli Usa: la denuncia per l'inganno ai clienti di Prime

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Guai per un colosso statunitense. La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha denunciato Amazon, accusandola di aver ingannato i clienti forzandoli a iscriversi al servizio Prime senza il loro consenso e di aver “reso difficile la cancellazione degli abbonamenti”. In una denuncia presentata al Tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto occidentale di Washington, l’agenzia ha accusato Amazon di aver ha usato un “design manipolativo e coercitivo” per l’interfaccia e di aver utilizzato disegni ingannevoli, noti come “modelli oscuri”, per ingannare i consumatori e convincerli a iscriversi al programma. I clienti hanno quindi sottoscritto a loro insaputa un servizio con rinnovo automatico, o meglio secondo l’agenzia, l’opzione di acquistare articoli su Amazon senza iscriversi a Prime era in molti casi più difficile. Inoltre, a volte ai consumatori veniva presentato un pulsante per completare le transazioni, che non indicava chiaramente che li iscriveva anche a Prime. 

 

 

Amazon ha anche reso complicata la procedura di cancellazione e non ha apportato le modifiche all’interfaccia che avrebbero reso più facile l’annullamento della sottoscrizione perché ciò avrebbe influito negativamente sui suoi profitti. Secondo l’agenzia, questi modelli violano la legge della Ftc e un’altra legge chiamata Restore Online Shoppers’ Confidence Act. Lanciato nel 2005, Prime conta più di 200 milioni di membri in tutto il mondo che pagano 139 dollari all’anno, o 14,99 dollari al mese, per ottenere spedizioni più veloci e altri vantaggi, come la consegna e il reso gratuiti. In un comunicato stampa che annuncia l’azione legale, l’Ftc ha dichiarato che, sebbene la denuncia sia stata notevolmente ridimensionata, essa contiene “una serie di affermazioni” che confermano le sue accuse contro Amazon. Gli avvocati di Jeff Bezos avranno del lavoro da fare.

 

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