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Putin schiera le atomiche in Bielorussia. Usa all'attacco: "Irresponsabile"

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Luca De Lellis
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La guerra in Ucraina sta attraversando una fase delicatissima. Qualche settimana fa il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato una controffensiva che è partita attraverso l’ingente pacchetto di armi fornito dagli Stati Uniti. Ora, direttamente dal leader del Cremlino Vladimir Putin arriva un’apertura nei confronti delle trattative di pace. Il presidente russo ha spiegato, durante un incontro a San Pietroburgo con una delegazione di capi di Stato africani passata anche per Kiev, che il Paese è “aperto al dialogo con chiunque chieda la pace”. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa russa Interfax. Una mossa che potrebbe far pensare a una presa di coscienza della pericolosità di un faccia a faccia ancor più acceso, contenente il rischio di un’escalation nucleare. O che potrebbe essere l'ennesima posizione "tattica". 

 

Intanto il leader della Casa Bianca Joe Biden ha avvisato proprio sul comportamento “totalmente irresponsabile” della Russia, che ha dispiegato le sue armi nucleari nella zona di Minsk, in Bielorussia. Il presidente americano ha anche aggiunto che l’Ucraina, per poter fare ingresso nella Nato, “dovrebbe rispettare gli stessi standard delle altre nazioni” e che nei prossimi mesi spera di incontrare il cinese Xi Jinping.

 

Restando oltreoceano, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha smentito le notizie secondo cui Washington e Teheran sarebbero vicine a un accordo sulla limitazione del programma nucleare iraniano e sul rilascio di cittadini statunitensi detenuti nella Repubblica islamica. “Per quanto riguarda l’Iran, alcuni dei rapporti che abbiamo visto su un accordo su questioni nucleari o, del resto, sui detenuti, semplicemente non sono accurati e non sono veri”, ha tuonato Blinken nel momento in cui gli è stato chiesto dei colloqui indiretti attraverso l’Oman di cui hanno riferito diversi media Usa. Gli scenari restano in continua evoluzione, e lo spauracchio di una guerra nucleare rimane dietro l’angolo.

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